“La guerra in Ucraina ci ha portati all’indipendenza dalla Russia, non è stato facile. La strategia del governo e creare un grande hub energetico nel Sud Italia, questo è un aspetto importante ma non sufficiente. Come possiamo essere davvero autonomi? Dobbiamo ascoltare e poi avere il coraggio di prendere delle decisioni. Stiamo cercando di capire cosa si può fare per il nucleare”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del convegno ‘Indipendenza energetica dal 2050, come riuscirci’ in corso alla Camera. “Noi siamo favorevoli – ha aggiunto – non abbiamo paura della scienza anche perché ci dice che i rischi sono sempre minori. Non bisogna più costruire le centrali come in passato. Se dobbiamo fare una scelta energetica quella del nucleare non è inquinante. E noi che siamo ambientalisti, siamo per la terza via, né il nuovo panteismo di Greta e Timmermans, né negazionisti: siamo per una via pragmatica. Per noi il nucleare resta la scelta principe, ma poi dobbiamo lavorare sulle rinnovabili, passando comunque dal gas, per fare tutto con gradualità, per raggiungere l’obiettivo nei tempi necessari”.
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