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Energia, Aie: 3.300 mld di investimenti nel 2025, Cina ed energie green in testa

Gli investimenti nel settore energetico dovrebbero raggiungere i 3.300 miliardi di dollari nel 2025 nonostante le incertezze economiche, con la Cina che consolida la sua posizione di primo investitore mondiale, mentre le energie “pulite” dovrebbero attrarre il doppio dei capitali rispetto a quelle fossili, secondo un rapporto dell’AIE pubblicato giovedì.

“In un contesto di incertezze geopolitiche ed economiche che offuscano le prospettive del mondo energetico, vediamo emergere la sicurezza energetica come un motore chiave della crescita degli investimenti globali quest’anno”, ha dichiarato il direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale per l’energia (AIE). “Oggi la Cina è di gran lunga il maggiore investitore mondiale nel settore energetico, con una spesa doppia rispetto all’Unione europea e quasi pari a quella dell’UE e degli Stati Uniti messi insieme”, aggiunge, ricordando che nel 2015 superava di poco gli Stati Uniti in questo settore.

Gli investimenti nelle energie rinnovabili e nucleare, nello stoccaggio e nei combustibili a basse emissioni, ma anche nell’efficienza energetica e nell’elettrificazione dovrebbero raggiungere il record di 2.200 miliardi di dollari, secondo l’AIE. “Le attuali tendenze di investimento mostrano chiaramente che si sta avvicinando una nuova era dell’elettricità”, sottolinea l’AIE: gli investimenti in questo settore dovrebbero essere circa il 50% superiori al totale degli investimenti in petrolio, gas naturale e carbone. Dieci anni fa, gli investimenti nei combustibili fossili erano superiori del 30% rispetto a quelli nella produzione e nelle reti elettriche, ricorda l’agenzia.

Petrolio, gas naturale e carbone dovrebbero quindi rappresentare 1.100 miliardi di dollari, con una concentrazione della spesa nell’esplorazione di petrolio e gas in Medio Oriente. L’AIE stima che il calo dei prezzi del petrolio e della domanda dovrebbe portare alla prima contrazione degli investimenti nel settore dal Covid nel 2020, principalmente a causa di una forte riduzione della spesa per lo shale oil negli Stati Uniti. Al contrario, gli investimenti in nuovi impianti di gas naturale liquefatto (GNL) cresceranno fortemente. “Tra il 2026 e il 2028, il mercato mondiale del GNL dovrebbe registrare la più grande crescita di capacità di sempre”, stima l’AIE. Secondo l’Agenzia, gli investimenti nel solare dovrebbero raggiungere i 450 miliardi di dollari nel 2025 a livello mondiale, posizionandosi al primo posto, mentre quelli destinati all’energia nucleare dovrebbero ammontare a circa 75 miliardi di dollari, con un aumento del 50% negli ultimi cinque anni. L’AIE è tuttavia preoccupata dal fatto che gli investimenti nelle reti elettriche (cavi, tralicci…), attualmente pari a 400 miliardi di dollari all’anno, “non riescano a tenere il passo con la spesa per la produzione e l’elettrificazione”, il che costituisce un “segnale preoccupante per la sicurezza elettrica”.

Gli investimenti nelle reti dovrebbero aumentare per raggiungere la parità con la spesa per la produzione entro l’inizio degli anni ’30, ma “ciò è frenato da lunghe procedure di autorizzazione e da catene di approvvigionamento tese per i trasformatori e i cavi”. Infine, la forte crescita della domanda di elettricità avvantaggia anche il carbone, soprattutto in Cina e in India. Nel 2024, la Cina ha avviato la costruzione di quasi 100 gigawatt (GW) di nuove centrali elettriche a carbone, portando le approvazioni globali di centrali a carbone al livello più alto dal 2015, sottolinea l’AIE.

mariaelena.ribezzo

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