“Se dovesse concretizzarsi un’interruzione delle forniture di gas russo, i Paesi europei si troverebbero a dover stabilire se affrontare in modo coordinato la situazione emergenziale che si andrebbe a determinare ovvero lasciare che ciascun Paese decida autonomamente la propria strategia. Ad avviso del Comitato è assolutamente necessario che l’Unione affronti insieme questa sfida, sin da ora con una politica dei prezzi tesa a frenare le speculazioni e attivando lo stoccaggio comune”. E’ quanto si legge nella Relazione del Copasir al Parlamento sulle ‘Conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina nell’ambito della sicurezza energetica’, votata questa mattina. Rilevate le criticità infrastrutturali, “è quindi indispensabile – spiega il documento – una programmazione – attraverso un piano di sicurezza energetica europeo con cui dovrebbe coordinarsi un piano di sicurezza energetica nazionale – degli scenari e delle misure da adottare nell’eventualità di una situazione emergenziale indotta dalla interruzione dei flussi provenienti dalla Russia. Tale programmazione dovrebbe tenere conto del mix energetico di ciascun paese e della rispettiva capacità di compensazione attraverso le altre risorse”.
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