Il consiglio dei Ministri di oggi ha prorogato i termini per consegnare i beni 4.0 ordinati nel corso nel 2022 fino al 31 dicembre 2023. “È un segnale di attenzione doveroso per quelle imprese che stanno investendo e che potranno così accedere ad un credito d’imposta più elevato in un contesto internazionale profondamente mutato”, commenta il ministro Adolfo Urso.
“La proroga del termine, originariamente fissato al 30 giugno 2023 – si legge in una nota -, si è resa necessaria visto il mutato contesto internazionale che ha determinato un vincolo alla produzione: lo scoppio del conflitto in Ucraina che ha aggiunto alle già presenti tensioni sul mercato, dovute alla riorganizzazione delle catene globali del valore e dei flussi di commercio internazionale, nuove instabilità legate all’offerta, generate dalla riduzione delle importazioni di materie prime da Russia e Ucraina. Il deteriorarsi delle condizioni nelle quali le imprese hanno programmato gli investimenti, e in particolare la carenza di materie prime e microchip, ha indotto ritardi nei tempi di consegna dei beni ordinati nel corso dell’anno, trovando i fornitori oggettive difficoltà nell’evadere la domanda nei tempi programmati”.
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