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Auto, Ue vira verso neutralità tecnologica. E più flessibilità su multe per emissioni di CO2

Un’alleanza per dare una spinta nel software e nell’hardware per la guida autonoma, flessibilità sugli standard di Co2 per affrontare il tema delle multe del 2025, il principio della neutralità tecnologica nella revisione del target del 2035 e la valutazione del supporto diretto per i produttori di batterie dell’Ue. Sono le anticipazioni date dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – uscita dal secondo incontro del Dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica – sul Piano d’azione per il settore che il commissario Ue, Apostolos Tzitzikostas, presenterà più nel dettaglio mercoledì 5 marzo.

Annunci letti con favore a Roma. “Salvata l’industria auto europea, la Commissione dà ragione all’Italia“, sintetizza il ministro alle Imprese e al Made in Italy, Adolfo Urso. “Eliminata la tagliola delle multe che avrebbe determinato il collasso del settore. Ora avanti con la piena neutralità tecnologica, l’autonomia strategica nella produzione di batterie e un piano incentivi europeo“, aggiunge. E il vice premier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, commenta: “Multe evitate, ci hanno ascoltato con grave ritardo. Adesso occorre azzerare la follia della messa al bando dei motori benzina e diesel dal 2035“.

Sul fronte dell’innovazione “abbiamo concordato che abbiamo bisogno di una grande spinta nel software e nell’hardware per la guida autonoma” e “che creeremo e sosterremo un’alleanza di settore“, precisa von der Leyen. “Le aziende saranno in grado di mettere in comune le risorse. Svilupperanno software, chip e tecnologia di guida autonoma condivisi. Da parte nostra, perfezioneremo le regole di test e distribuzione“, illustra. Rispetto alla transizione, poi, “c’è una chiara richiesta di maggiore flessibilità sugli obiettivi di Co2” e per affrontare “in modo equilibrato” il tema degli obiettivi del 2025 e delle relative sanzioni in caso di inadempienza “questo mese proporrò un emendamento mirato” – che Parlamento e Consiglio dovranno approvare – “al regolamento sugli standard di Co2” che al posto “della conformità annuale” introdurrà un tempo di tre anni per le aziende. “Allo stesso tempo, ci prepareremo ad accelerare i lavori sulla revisione del 2035, con la piena neutralità tecnologica come principio fondamentale“, aggiunge. Infine, sulla competitività, “esploreremo il supporto diretto per i produttori di batterie dell’Ue“.

dario.borriello

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