Dopo la chiusure delle urne in tutti i 27 Paesi europei, comincia la nuova legislatura a Bruxelles, che seguirà alcune tappe già fissate.
LA FORMAZIONE DEI GRUPPI POLITICI. In primo luogo, inizieranno i negoziati per la formazione dei gruppi politici che potrebbero proseguire fino alla prima sessione plenaria del nuovo Europarlamento. Ogni gruppo deve essere composto da almeno 23 deputati eletti in almeno un quarto degli Stati membri (ossia almeno sette). Per ottenere il riconoscimento ufficiale a partire dal 16 luglio, data della sessione costitutiva del Parlamento, i gruppi politici devono comunicare al Presidente il loro nome, la loro dichiarazione politica e la loro composizione entro il 15 luglio.
LA PRIMA SESSIONE PLENARIA. Si terrà tra il 16 e il 19 luglio la prima sessione plenaria costitutiva del nuovo Parlamento europeo, che aprirà formalmente la legislatura. I deputati eletti si riuniranno a Strasburgo per eleggere il presidente, 14 vicepresidenti e 5 questori. Sarà messa ai voti anche la composizione numerica delle commissioni permanenti e delle sottocommissioni del Parlamento. È probabile che, oltre alla composizione numerica, venga decisa anche la composizione nominale delle commissioni. Dopo la sessione costitutiva, tutte le commissioni si riuniranno per eleggere i rispettivi presidenti e vicepresidenti (Ufficio di presidenza).
ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA. Dopo la costituzione del Parlamento, i deputati dovranno eleggere chi guiderà la nuova Commissione europea e prenderà, quindi il posto, di Ursula von der Leyen. L’elezione potrebbe avvenire durante la sessione plenaria (16-19 luglio) o in quella successiva la pausa estiva (16-19 settembre). La decisione finale sul calendario preciso sarà presa dalla Conferenza dei presidenti (presidente del Parlamento europeo più capigruppo). In passato, quando le elezioni si sono svolte a maggio (come nel 2019), sono state organizzate due sessioni plenarie a luglio: la prima dedicata alla costituzione del nuovo Parlamento e all’elezione di presidente, vicepresidenti e questori, la seconda dedicata all’elezione del presidente della Commissione.
Il candidato proposto dal Consiglio europeo presenta al Parlamento il proprio programma politico per la legislatura. Questa dichiarazione è poi seguita da una discussione. Il Parlamento elegge il presidente della Commissione a maggioranza dei deputati che lo compongono (361 su un totale di 720). Il voto è a scrutinio segreto.
Se il candidato non ottiene la maggioranza richiesta, il presidente del Parlamento invita il Consiglio europeo a proporre, entro un mese, un altro candidato da eleggere seguendo la stessa procedura.
AUDIZIONE DEI COMMISSARI DESIGNATI. La procedura prevede che, insieme al presidente della Commissione, il Consiglio europeo nomini anche i commissari designati, a cui viene assegnato uno specifico portafoglio. Le commissioni del Parlamento, ciascuna in base al rispettivo ambito di competenza, esaminano i commissari designati in una serie di audizioni pubbliche, prima di votare in plenaria sulla nomina dell’intero collegio. Le audizioni possono cominciare solo dopo che la commissione giuridica ha confermato per iscritto l’assenza di qualsiasi conflitto di interessi.
Il commissario designato è invitato a comparire dinanzi alla o alle commissioni parlamentari competenti per il suo portafoglio per un’audizione di tre ore, che viene trasmessa in diretta streaming. Il candidato effettua un discorso di apertura di massimo 15 minuti, dopodiché risponde alle domande dei deputati.
La commissione o le commissioni competenti devono completare la valutazione di un commissario designato entro 24 ore dall’audizione. Per farlo, devono riunirsi a porte chiuse il prima possibile. Entro 24 ore dal completamento della valutazione, la lettera viene trasmessa alla Conferenza dei presidenti di commissione per essere esaminata. Il Presidente della Commissione tiene conto dei risultati delle audizioni e delle consultazioni con i gruppi politici del Parlamento. Dopodiché, presenta la sua squadra e le sue priorità politiche nel corso di una sessione plenaria. Dopo una discussione, i deputati decidono, a maggioranza semplice dei voti espressi, se approvare la nomina del nuovo collegio dei commissari per un mandato di cinque anni.
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