Un potente terremoto nella regione himalayana del Tibet, nel sud-ovest della Cina, ha causato la morte di almeno 126 persone, il ferimento di 188 e il crollo di molti edifici, ed è stato avvertito fino al vicino Nepal. Il sisma di magnitudo 6.8 ha colpito la cittadina di Dingri, non lontano dal confine sino-nepalese, alle 09.05 ora locale, secondo l’agenzia nazionale cinese per i terremoti (CENC). Secondo il Servizio geologico degli Stati Uniti (USGS) la magnitudo è stata di 7.1. I video trasmessi dalla televisione di Stato cinese CCTV mostrano case bianche ad alta quota con muri squarciati e tetti crollati, con pietre sparse sul terreno. Altri filmati della CCTV mostrano veicoli sepolti sotto i mattoni e clienti che fuggono da un supermercato mentre il terremoto fa cadere a terra i prodotti dagli scaffali. I vigili del fuoco in uniforme arancione sono arrivati sul luogo del disastro, tra le macerie e vicino ai sopravvissuti e agli anziani avvolti nelle coperte, secondo i video delle telecamere a circuito chiuso. “Le scosse sono state fortemente avvertite nella città di Dingri e nei dintorni e molti edifici sono crollati vicino all’epicentro”, ha riferito la CCTV.
Nella piccola città di Lhatsé, i video geotaggati dall’AFP mostrano detriti sparsi davanti ai ristoranti di una strada. L’epicentro si trova a circa 370 km a sud-ovest della capitale regionale Lhasa, secondo i dati del CENC. China News ha riferito che le autorità locali stavano visitando vari comuni della township di Dingri “per valutare l’impatto del terremoto”. Le autorità hanno inviato3400 soccorritori e più di 340 operatori sanitari, oltre aiuti di emergenza, tra cui tende di cotone, piumini e altre attrezzature per aiutare la popolazione a far fronte al clima rigido, ha dichiarato l’agenzia. Le temperature sono di circa -8°C durante il giorno e potrebbero scendere a -18°C durante la notte, secondo l’Ufficio meteorologico nazionale cinese.
Il cantone di Dingri ha una popolazione di circa 62.000 abitanti e si trova non lontano dal versante cinese del Monte Everest. Il presidente cinese Xi Jinping ha invitato a fare “ogni sforzo per effettuare le operazioni di ricerca e salvataggio e per curare i feriti”, secondo quanto riportato dalla CCTV. “Bisogna fare ogni sforzo per ridurre al minimo le perdite di vite umane” e “trasferire le persone colpite” dal disastro, ha dichiarato. Sebbene i terremoti siano comuni nella regione, quella di martedì è stata la scossa più forte registrata nel raggio di 200 chilometri negli ultimi cinque anni, secondo il CENC.
IL CORDOGLIO INTERNAZIONALE. L’Unione Europea, attraverso a commissaria per l’Uguaglianza, la Preparazione e la gestione delle crisi, Hadja Lahbib, ha annunciato di essere pronta a “fornire assistenza alle popolazioni colpite, se richiesto”. Molti i messaggi di solidarietà giunti da tutto il mondo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha scritto al presidente cinese, inviando “le più sincere condoglianze del popolo italiano e le espressioni dei miei personali sentimenti di cordoglio”. “La Repubblica italiana è vicina al lutto dell’amico popolo cinese e, in particolare, al dolore delle famiglie di quanti hanno perso la vita a causa del sisma – ha aggiunto il Capo dello Stato -. Auguriamo ai feriti un pronto e completo ristabilimento, con il pensiero rivolto anche all’importante sforzo che stanno compiendo in queste ore le squadre di soccorso. In spirito di amicizia e partecipe solidarietà”. Anche il Dalai Lama ha espresso la sua “profonda tristezza” per quanto accaduto e ha offerto le sue preghiere “a tutti coloro che hanno perso la vita e auguro una pronta guarigione a tutti coloro che sono stati feriti”, ha scritto il leader politico e spirituale dei tibetani in esilio in una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio. Un breve messaggio è stato inviato a Xi Jinping anche dal presidente russo Valdimir Putin: “La Russia condivide il dolore di coloro che hanno perso persone care e amici a causa di questa catastrofe naturale”, ha detto, porgendo le sue “sincere condoglianze” a Xi per “le tragiche conseguenze”.
I PRECEDENTI. In Nepal, il terremoto, avvertito in particolare nella capitale Kathmandu, ha colpito le zone intorno a Namche e Lobuche, molto vicine al campo base dell’Everest. “Qui la scossa è stata piuttosto forte, tutti sono svegli ma al momento non siamo a conoscenza di danni”, ha detto Jagat Prasad Bhusal, un funzionario della regione di Namche, nel nord-est del Nepal. L’Himalaya si trova sulla linea di faglia tra la placca tettonica indiana e quella eurasiatica e registra una regolare attività sismica. Nel 2015, un terremoto di magnitudo 7.8 ha ucciso quasi 9.000 persone e ne ha ferite oltre 22.000, distruggendo più di 500.000 case. Un terremoto nel dicembre 2023 ha ucciso 148 persone e lasciato migliaia di persone senza casa nella provincia cinese nord-occidentale di Gansu.
È stato il terremoto più letale in Cina dal 2014, quando più di 600 persone sono state uccise nella provincia sud-occidentale dello Yunnan. Nel maggio 2008, un potentissimo terremoto di magnitudo 7.9 ha causato 87.000 morti o dispersi nella provincia sud-occidentale del Sichuan. Il disastro è stato uno shock nazionale.
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