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Istat: da inizio anno perdita potere d’acquisto supera 5%, solo +2,6% aumento salari

Nei primi nove mesi del 2023, la retribuzione oraria media è del 2,6% più elevata di quella registrata nello stesso periodo del 2022. E’ quanto comunica l’Istat.
L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie, a settembre, è stabile rispetto al mese precedente e aumenta del 3% rispetto a settembre 2022; l’aumento tendenziale è stato del 4,5% per i dipendenti dell’industria, dell’1,6% per quelli dei servizi privati e del 3,3% per i lavoratori della pubblica amministrazione.
I settori che presentano gli aumenti tendenziali più elevati sono: attività dei vigili del fuoco (+11,3%), settore metalmeccanico (+6,2%) e servizio sanitario nazionale (+5,9%); l’incremento è nullo per farmacie private e per pubblici esercizi e alberghi.

(Segue)

redazione

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