“L’Italia può rappresentare per il Marocco una porta d’accesso all’Europa, visti i legami storici, culturali ed economici esistenti tra i due Paesi”. Così, intervistato da Agricolae, l’ambasciatore del Marocco, Youssef Balla, che ricorda la collaborazione “strategica” in molti settori, come “il commercio, gli investimenti, l’energia, l’agricoltura, la pesca, la migrazione, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile”. I die Paesi, dice, “condividono inoltre una visione comune sulle questioni regionali e internazionali, in particolare la stabilità del Mediterraneo e del Sahel, la lotta al terrorismo e all’estremismo e il sostegno al multilateralismo”.
Ecco allora che l’Italia, spiega Balla, “può quindi essere un alleato chiave per il Marocco”, che cerca di rafforzare “la sua integrazione nel mercato interno dell’Unione europea e di beneficiare delle opportunità offerte dall’accordo di libero scambio globale e approfondito attualmente in fase di negoziazione”. Ma non solo. L’Italia, ricorda l’ambasciatore, “può offrire la sua esperienza e il suo sostegno al Marocco nei suoi progetti di infrastrutture, elettrificazione, agroindustria, formazione professionale e innovazione in Africa”. Il Piano d’azione Marocco-Italia, firmato il 5 luglio 2023 a Roma, è un documento che mira a “rafforzare il partenariato strategico multidimensionale tra i due Paesi”.
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