L.Bilancio, Meloni risponde alle accuse: Non aumentiamo le tasse. Ok camere a Psb

Ora che il capitolo Psb è chiuso con il voto favorevole del Parlamento, il governo può dedicarsi interamente alla Manovra. Da qui a dicembre, però, il cammino sarà tutt’altro che in discesa. Lo si capisce dall’intervento della premier, Giorgia Meloni, che reagisce con un video sui social ai rumors delle ultime ore: “Leggo in queste ore dichiarazioni fantasiose secondo cui il governo vorrebbe aumentare le tasse per i cittadini. È falso, questo lo facevano i governi di sinistra, noi le tasse le abbassiamo”.

Palazzo Chigi lancia un messaggio chiaro: “La cultura politica di questo governo è quella di ridurre le tasse, sostenere famiglie e imprese, non quella di gravare ulteriormente sui cittadini”. Dunque, Meloni assicura: “Resteremo fedeli al nostro impegno: una manovra che rilanci l’economia, migliori la vita degli italiani, senza chiedere loro nuovi sacrifici”.

L’intervento della presidente del Consiglio arriva mentre il dibattito (anche acceso) che si è innescato varca i confini della normale contrapposizione maggioranza-opposizione, coinvolgendo anche forze che sorreggono il suo governo. Ad esempio, sulla possibilità di rivedere gli estimi catastali, di cui parla il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è Forza Italia ad alzare i sistemi di allarme: “La casa in Italia è super tassata, ha dei super costi e i proprietari sono in difficoltà. Bisogna stare molto attenti”, è la posizione del partito fondato da Silvio Berlusconi. Anche se il portavoce nazionale, Raffaele Nevi, non getta la croce addosso al responsabile del Mef: “Giorgetti ha parlato dell’applicazione di una legge che prevede l’adeguamento degli estimi per chi ha usufruito del Superbonus 110”, aggiunge.

Anche la Lega, il partito di Giorgetti, ribadisce che “non ci sarà alcuna stangata” sulla casa. Sempre dal Carroccio è Edoardo Rixi a rassicurare e associazioni di categoria e gli operatori del settore autotrasporto sulle voci di nuovi aumenti alle accise dei carburanti diesel: “Non sono previste modifiche alle attuali tariffe”, sottolinea il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti.
Lo stesso Giorgetti, intervenendo in Parlamento sul Piano strutturale di bilancio, coglie l’occasione per replicare alle accuse delle opposizioni di bloccare la crescita. Chiede di riflettere sul contesto geopolitico, visto che le guerre che rendono il quadro ancora instabile, e si dice “incuriosito” delle rilevazioni dell’Istat: “Aumenta il potere reale d’acquisto delle famiglie, ma non si traduce in consumi bensì in risparmio. Probabilmente – si da come spiegazione -, quello che si vede quotidianamente in televisione o si legge su internet induce un comportamento conservativo”. Senza contare, poi, che la “decrescita demografica di 350-400mila cittadini italiani ogni anno” rende inimmaginabile realizzare una crescita del 3-4%.
Per il ministro dell’Economia il “problema vero dell’Italia è il debito pubblico”, per questo chiede ancora, come un mantra, “prudenza, responsabilità, cautela. Non sono un disco rotto, voglio costruire una credibilità a questo governo e a questo Paese, che ci permetta, come è accaduto, di abbassare lo spread sul debito pubblico italiano da 236 punti base a 131”. Cento punti che significano “ossigeno puro per famiglie e imprese”. Sperando che nel frattempo “il percorso di riduzione dei tassi della Bce vada avanti il più velocemente possibile”.

Le rassicurazioni del governo, però, non convincono le opposizioni. “I ‘sacrifici’ li dovranno fare sempre i lavoratori e i pensionati costretti a pagare una bella ‘tassa Meloni’ sui carburanti, rinunciare alle cure mediche, vedere vuoto il carrello del supermercato e pagare prezzi incontrollati dell’energia”, attacca la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga. Non meno dura è la vicepresidente del M5S, Chiara Appendino: “Il governo ci sta riportando ai tagli del governo Monti”. Bocciatura senza appello anche da Avs, Italia viva, Azione e +Europa. Tutti segnali che il cammino verso dicembre è già tutto in salita.