Bus e metro fermi senza fasce garanzia. Salvini: “Scorretti”. Tavolo al Mit martedì

Bus e metro fermi in tutta Italia, traffico in tilt e grandi città bloccate. I sindacati del trasporto pubblico locale (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna) scioperano per 24 ore senza fasce di garanzia, per la prima volta in 20 anni, utilizzando soltanto il 30% del personale viaggiante in alcune fasce orarie.

I rappresentanti dei lavoratori manifestano davanti al ministero dei Trasporti a Roma e vengono ricevuti dal viceministro Edoardo Rixi. Il risultato è un tavolo convocato al Mit per martedì 12 novembre alle 18, per discutere del rinnovo del contratto. “Il nostro ministero negli ultimi anni ha fatto 26 miliardi di investimenti sul settore, sul rinnovo mezzi, su linee metropolitane e su linee ferroviarie legate alla parte del Tpl”, rivendica Rixi, ammettendo però che “bisogna trovare un punto di equilibrio che consenta nel lungo periodo di mantenere un aumento della qualità e anche un riconoscimento economico per i lavoratori”.

Dall’Umbria, dove è in visita al cantiere della Guinza, Matteo Salvini non nasconde il disappunto: “Mi spiace che chi dice di rappresentare lavoratori e lavoratrici ne stia danneggiando milioni”, tuona. “Il diritto allo sciopero nessuno lo mette in discussione, ma non si può bloccare l’Italia senza garantire fasce di garanzia, mi sembra un comportamento scorretto. E’ giusto rivendicare salari e sicurezza, ma gli scioperi selvaggi creano solo problemi, dal mio punto di vista è l’ultimo“, garantisce. “Gli chiederemo di spiegare che cosa ha fatto per aumentare i contratti, perché noi oggi sappiamo di recare un danno all’utenza, ce ne scusiamo, ma stiamo combattendo anche per loro, per avere mezzi migliori, per avere sistemi di sicurezza in grado di garantire i lavoratori e l’utenza e per il rinnovo del contratto“, risponde dalla piazza il leader della Uil, PierPaolo Bombardieri.

L’adesione allo sciopero è altissima. Maurizio Landini parla di “dati ottimi, oltre il 90%”:E’ evidente che quello che sta succedendo è la richiesta molto precisa di aumentare le risorse”, spiega. I delegati che vengono ricevuti da Rixi ringraziano, ma non abbassano la guardia: “Verificheremo che gli impegni presi siano portati a termine con soluzioni concrete e non attraverso uno scaricabarile tra istituzioni e aziende”, riferisce uscendo Roberto Napoleoni, segretario nazionale della Uilt. Il Ministero promette un lavoro congiunto che coinvolgerà anche le Regioni, i Comuni, le aziende, il Mef e il Ministero del Lavoro. “Noi ovviamente raccogliamo questa proposta di percorso“, fa sapere il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio, che però avverte: “Saremo soddisfatti solo quando il contratto si chiuderà”.

Valentina Innocente

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