Rigenerazione, riparazione, riutilizzo, riciclo. Sono i quattro principi cardine alla base della strategia di Stellantis per l’economia circolare. Il gruppo, infatti, ribadisce il suo impegno nell’obiettivo di azzerare le emissioni nette di carbonio al 2038 e rilancia la strategia di sostenibilità annunciando un piano completo per la business unit di Economia Circolare. Senza dimenticare l’aspetto economico e finanziario. L’iniziativa consentirà di ottenere oltre 2 miliardi di euro di ricavi entro il 2030 e di realizzare l’ambizioso obiettivo di decarbonizzazione dell’azienda. Il piano risponde alla volontà “estendere la vita dei veicoli il più a lungo possibile e usare materiali riciclati”, ha detto il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, in un video trasmesso prima della presentazione della business unit, spiegando che “ci interessa il futuro, è qualcosa che questo team respira ogni giorno”.
“Stellantis è impegnata a creare un’attività sostenibile e redditizia basata sui principi dell’economia circolare nei mercati in cui operiamo”, ha dichiarato Alison Jones, Senior Vice President della business unit di Economia Circolare. “Vogliamo creare un ecosistema efficiente e integrato per gestire la scarsità di materiali e allo stesso tempo, centrare l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di carbonio”, ha aggiunto. Fronteggiare la scarsità di materiali, appunto, ma anche la crisi energetica: “La rigenerazione è il modo giusto anche per utilizzare meno energia, perché ne richiede meno rispetto alla produzione di pezzi nuovi”, ha spiegato Jones. Con l’espansione delle attività di economia circolare, la business unit lancia anche la nuova identità SUSTAINera per i ricambi e gli accessori, a garanzia di un risparmio fino all’80% di materiali e fino al 50% di energia rispetto ai ricambi nuovi equivalenti.
Gli obiettivi principali della nuova unità organizzativa sono il prolungamento della vita delle vetture e dei componenti per quanto più possibile. Allo stesso tempo, l’unità punta a reimmettere materiali e auto a fine ciclo vita nel flusso di produzione di nuovi veicoli e prodotti. La strategia mira a quadruplicare i ricavi derivanti dall’estensione della vita utile di componenti e servizi e ad aumentare di 10 volte, rispetto al 2021, i ricavi ottenuti dal riciclo entro il 2030.
Stellantis ha sviluppato un modello di business basato sulla strategia delle 4R: reman, repair, reuse e recycle. Reman (rigenerazione): i componenti usati, usurati o difettosi vengono smontati, puliti e rigenerati secondo le specifiche OEM. Sono disponibili quasi 12.000 componenti per 40 linee di prodotti, incluse batterie per veicoli elettrici. Repair (riparazione): i componenti usurati vengono riparati e reinstallati nei veicoli dei clienti. I centri di e-repair, localizzati in 21 sedi in tutto il mondo, lavorano sulle batterie dei veicoli elettrici. Reuse (riutilizzo): circa 4,5 milioni di componenti multimarca a stock, ancora in buone condizioni, sono recuperati da veicoli a fine ciclo vita e venduti in 155 Paesi attraverso la piattaforma di e-commerce B-Parts. Recycle (riciclo): gli scarti di produzione e i veicoli a fine ciclo vita vengono reimmessi nel processo produttivo. Un milione di componenti sono stati riciclati dalla business unit in soli sei mesi. Il target al 2030 è avere tutte e 4 le ‘R’ attive e operative in tutte le regioni in cui è presente Stellantis.
Il piano prevede un ambizioso aumento dei volumi e l’espansione in nuovi Paesi. Allo stesso tempo, assicura una costante innovazione e la riqualificazione di nuovi tecnici. “Vogliamo sviluppare capacità in-house, soprattutto a Mirafiori sono previste attività di retraining e reskilling per il personale. Ma andiamo anche esternamente per trovare degli specialisti”, ha spiegato Alison Jones, parlando del principale Hub per l’Economia Circolare, annunciato da Stellantis a settembre, che sarà inaugurato nel 2023 presso il comprensorio di Mirafiori, a Torino. L’operazione consentirà di espandere le attuali attività di Stellantis e di sostenere il modello di business ‘cradle-to-cradle’ in Europa. L’Hub ospiterà attività di ricondizionamento e smontaggio dei veicoli e di rigenerazione dei componenti. L’obiettivo è di espandere ulteriormente gli Hub a livello globale e la loro gamma di prestazioni. Le ambizioni della business unit sono complementari alle attività di Aramis, società acquisita nel 2016, leader europeo nella compravendita online di auto multimarca usate che disporrà, entro la fine dell’anno, di sette centri di ricondizionamento interni collocati in posizioni strategiche in Europa occidentale e centrale. Oltre agli hub per l’Economia Circolare, la business unit utilizzerà i ‘circuiti locali’ per mantenere prodotti e materiali all’interno dei Paesi e accelerare il processo di consegna ai clienti.
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