Decollare a zero emissioni: in arrivo il primo aereo 100% elettrico

Sono trascorsi quasi 120 anni dal primo volo di un aereo realizzato dai fratelli Wright e da allora l’alimentazione per far viaggiare i velivoli è stata praticamente sempre quella con carburanti in parte o del tutto fossili. Ora invece la compagnia aerea spagnola Volotea è al lavoro per realizzare un mezzo 100% elettrico. È bene subito chiarire che questo tipo di aereo non è pensato per grandi traversate, ma, spiegano dalla compagnia, “giocherà un ruolo cruciale nella creazione di trasporti aerei regionali a zero emissioni, permettendo connessioni tra centri poco abitati, grazie a costi operativi ridotto rispetto ad aeromobili più grandi”.

Al progetto, che dovrebbe essere certificato per i voli nel 2024, sta lavorando un consorzio composto da Volotea, Air Nostrum e Dante Aeronautical. A tale traguardo farà seguito un periodo di industrializzazione e messa in servizio che culminerà con versioni di vari aerei totalmente operativi nel 2026. Il progetto propone la riconversione e l’elettrificazione delle flotte di aeromobili in servizio al fine di renderli al 100% elettrici. Lo scopo abbraccia la progettazione, l’ingegneria e l’implementazione delle modifiche necessarie per l’adattamento degli aeromobili convenzionali di piccola capacità (tra 9 e 19 passeggeri) e l’investimento nello sviluppo di tecnologie per la propulsione tramite energie alternative, che hanno l’obiettivo di rendere minime le emissioni durante il volo. Questa alternativa prevede una procedura molto più rapida, evitando la lunga e costosa realizzazione di un aereo da zero.

La leadership tecnica del progetto spetta a Dante Aeronautical, un’azienda tecnologica del settore dell’aviazione con sede in Spagna e Australia, che integra discipline di produzione avanzata di materiali con aerodinamica e impianti elettrici. Volotea e Air Nostrum, dal canto loro, parteciperanno al progetto fornendo informazioni sul mercato e, in modo particolare, mettendo a disposizione il lavoro delle rispettive aree tecniche. Entrambe le compagnie aeree desiderano essere pioniere nell’adozione di questa tecnologia per le rotte domestiche.
Il consorzio di imprese ha presentato una proposta con un budget totale di 42 milioni di euro, in risposta all’invito di manifestazione d’interesse da parte del Ministero spagnolo dei Trasporti, Mobilità e Agenda Urbana (Mitmna) nel contesto del Programma di Supporto al Trasporto Sostenibile e Digitale del Piano di Ripresa, Trasformazione e Resilienza (Programa de Apoyo al Transporte Sostenible y Digital del Plan de Recuperación, Transformación y Resiliencia España Puede). L’intenzione del consorzio è di co-finanziare il progetto tramite tale iniziativa pubblico privata.

Abbiamo iniziato la nostra collaborazione con Dante Aeronautical nel 2019 – spiega Carlos Muñoz, fondatore e Ceo di Volotea -. Siamo molto orgogliosi di constatare che oggi il progetto è cresciuto e vanta l’appoggio di un’altra grande compagnia aerea come Air Nostrum e di numerose altre aziende del settore tecnologico spagnolo. Lo sviluppo di un aereo ibrido elettrico ridurrà le emissioni di carbonio, oltre a limitare ulteriormente l’inquinamento acustico. Per noi di Volotea, essere parte di questo progetto ha un grande significato, poiché rispecchia perfettamente la nostra missione di collegare città che necessitano di una migliore offerta e, allo stesso tempo, ci permette di farlo minimizzando l’impatto ambientale. Siamo di supporto a questo progetto fornendo a Dante analisi di mercato e dati tecnici. Inoltre, abbiamo messo a disposizione i nostri ingegneri e il nostro team commerciale per sviluppare in modo congiunto questa opportunità di mercato innovativa”.

Ma in pratica come funzionerà questo aereo? Avrà innanzitutto un sistema di generazione di energia elettrica con pila a idrogeno. Queste pile trasformano il contenuto energetico dell’idrogeno in elettricità. I motori elettrici, spiegano da Volotea, hanno un’efficienza molto più alta (oltre il 90%) di quella di un motore a combustione interna (meno del 40%). Inoltre, non avendo parti mobili, necessitano di una manutenzione molto minore e durano più a lungo. Nella pancia l’aereo avrà i serbatoi e gli impianti per la fornitura di idrogeno. Sempre nella parte inferiore dell’aereo sarà alloggiato il sistema di raffreddamento. Il calore infatti è un sottoprodotto della reazione tra H2 e O2 quando si genera energia.

Nadia Bisson

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