Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin annuncia che varerà un disegno di legge per il rilancio del nucleare. “Il nostro Paese risparmierà fino a 34 miliardi di euro l’anno”, dice. In questo modo nel 2030 “si passerà dalla sperimentazione alla produzione dei nuovi moduli nucleari”. In una intervista a La Stampa il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica spiega: “La posizione dell’Italia è sempre stata chiara sul Green Deal: non abbiamo mai messo in dubbio gli obiettivi finali, cioè di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, ma gli strumenti imposti per farlo. Per due motivi essenzialmente: il primo è che non si è mai vista, se non nell’Unione Sovietica dei piani quinquennali, la politica che pretende di imporre i tempi e le tecnologie alla scienza. Il secondo è dato dalla natura profondamente diversa dei Paesi che compongono l’Europa. L’Italia quindi non mette in discussione né gli obiettivi di decarbonizzazione né i traguardi del 2030 e del 2050. Abbiamo invitato soltanto ad abbandonare l’ambientalismo ideologico che per tanti anni è stato alla base di molte scelte europee. Più realismo e meno idealismo”.
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