Lo sciopero dei benzinai del 25 e 26 gennaio è confermato: “Nessun elemento fra quelli per cui lo abbiamo indetto è venuto meno”, ha spiegato Massimo Terzi, rappresentante di Anisa Confcommercio, nel corso di una conferenza stampa al termine dell’incontro presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Con le nuove norme “siamo ancora più penalizzati” ed in particolare “questo ennesimo cartello fa tutto tranne che trasparenza”, ha aggiunto.
“Siamo pronti fino all’ultimo per trovare una quadra ma al momento non possiamo revocare la mobilitazione”, spiega Bruno Bearzi, presidente Figisc/Anisa. “Siamo profondamente delusi, ci aspettavamo altro – confessa -. Le condizioni sostanziali non sono cambiate: c’è stato sforzo per ridurre le sanzioni, ma resta l’obbligo del cartello. Passa il messaggio che siamo una categoria da tenere sotto controllo perché specula”.
Lo sciopero riguarderà anche i distributori self service: per questo lo stop inizierà alle 19 di martedì 24 gennaio e terminerà alle 19 di giovedì 26 gennaio. Le tre sigle Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Anisa Confcommercio assicurano, comunque, che garantiti i servizi minimi essenziali in un determinato numero di stazioni nelle città ma anche sulle reti autostradali.
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