dal nostro inviato a Coimbra (Portogallo)
Salvaguardare “tutte le risorse naturali” e “avere ecosistemi protetti, inclusi quelli marini” sono pilastri non solo per tenere viva la Casa Comune, ma anche per proteggere l’economia. L’orazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’università di Coimbra, dove gli è stata conferita l’onorificenza accademica di dottore honoris causa in Economia, tocca alcuni dei temi a cui il capo dello Stato è legato da sempre, come la tutela dell’ambiente. Guardando al futuro, sfruttando anche le nuove tecnologie che la ricerca mette a disposizione.
Questa volta, però, il senso delle parole di Mattarella ha un risvolto anche sulla crescita dei Paesi, a partire da Italia, Spagna e Portogallo, che quest’anno ospita XVIII Summit Cotec Europe, legati da un rapporto e una vicinanza che affonda le radici nella storia e che “secolo dopo secolo abbiamo saputo irrobustire: sollecitato dalla prossimità geografica, propiziato dalle medesime origini latine dei nostri idiomi e costumi. Persino ispirato dalla comune vocazione marittima, sia nelle forme pionieristiche dell’esplorazione navale, sia nell’impegno, sempre attuale, alla tutela della libertà dei mari”, sottolinea il presidente della Repubblica.
Al fianco del capo dello Stato c’è il Re Felipe VI di Spagna, anche lui insignito con una laurea honoris causa, ma in Diritto. A fare gli onori di casa è, invece, il presidente della Repubblica portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, che a fine anno terminerà il proprio mandato. A Mattarella e Felipe viene anche dedicata l’alta onorificenza della comunità studentesca della cosiddetta ‘posa a terra dei mantelli‘, sui quali, per tradizione, le personalità più importanti camminano per fare ingresso nell’ateneo. Poco prima i leader si sono fermati a salutare cittadini e studenti che li aspettavano all’esterno, tra i quali anche un gruppo di italiani che ha intonato l’inno per salutare il capo dello Stato, che infatti si ferma per scambiare qualche battuta con i giovani connazionali.
“Considero tra i compiti più nobili e avvincenti delle istituzioni universitarie quello di stimolare questa genuina, spesso poliedrica, aspirazione di tanti giovani alla conoscenza e al confronto”, sottolinea ancora Mattarella nel suo intervento, dicendosi “convinto che ne discendano dialogo costruttivo, senso del bene comune, etica deontologica, così come disposizione a innovare e a contribuire all’accumulazione di capitale sociale produttivo. Presupposti indispensabili alla crescita economica in Stati di diritto avanzati, come lo sono i nostri”. Ma anche, continua, “manifestazioni di quei valori fondamentali da noi condivisi e che hanno forgiato l’identità europea e non ammettono compromessi morali”.
Ad ascoltare le orazioni anche Mario Draghi, che domani sarà tra i protagonisti dell’edizione 2025 del Cotec, intitolata ‘A call to action‘, che si snoderà attorno ai rapporti dell’ex premier e di Enrico Letta. Una curiosità: Mattarella e Draghi hanno viaggiato insieme per raggiungere il Portogallo. E nelle prime file dell’Università di Coimbra c’era anche l’ex Bce ad ascoltare le parole del presidente della Repubblica. Infine, una nota di cronaca, perché anche in questa occasione si è tenuta una protesta pro Palestina portata avanti da un piccolo gruppo di giovani nel cortile dell’ateneo portoghese.
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