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Meloni sigla accordo Coesione con Sardegna da 3,5 mld: “Italia viaggi tutta a stessa velocità”

Photocredit: Palazzo Chigi 

Un totale di 3,5 miliardi di euro per 239 interventi su acqua, casa pubblica, strade, sanità e scuola. Il governo ha siglato la Regione Sardegna il ventesimo accordo di coesione e sviluppo 2021-2027, portando a compimento il percorso di assegnazione delle risorse imputate programmaticamente alla regione e pari a circa 2,4 miliardi di euro, di cui 156,8 milioni di euro relativi ad anticipazioni assegnate nel 2021. A tali risorse si aggiungono quelle derivanti da cofinanziamenti disposti dai comuni e dalle Regioni, nonché da altri fondi statali ed europei per i progetti inseriti nell’Accordo, per circa 653 milioni di euro. Un totale di 3,55 miliardi di euro per investimenti strategici sul territorio. “Una giornata storica per la Sardegna“, l’ha definita la presidente della Regione, Alessandra Todde. “Abbiamo deciso di concentrarci su investimenti infrastrutturali distribuiti su cinque aree principali: sanità, scuole, università, trasporti, con un focus particolare su strade interne, provinciali e comunali, e sul tema cruciale dell’acqua, fondamentale per l’economia della nostra regione“, ha spiegato. La presidente ha poi definito il lavoro di ripartizione delle risorse come “faticoso”, ma anche gratificante. “Ringrazio ancora la presidente Meloni e il ministro Fitto per la loro leale collaborazione“, ha continuato Todde.

La strategia del governo sui fondi di coesione alle Regioni “comincia a dare i suoi frutti: abbiamo tanti problemi da risolvere nelle regioni del Mezzogiorno, ma nel 2023 il Sud è stato la locomotiva d’Italia”, ha detto la premier Giorgia Meloni a Cagliari. La Sardegna è infatti la settima regione del Mezzogiorno a firmare l’Accordo, dopo Abruzzo, Calabria, Molise, Basilicata, Sicilia e Campania. “Cerchiamo di offrire strumenti, lavorando insieme”, ha spiegato la presidente del Consiglio, “investendo su una mentalità secondo la quale bisogna soprattutto puntare sul merito e sull’orgoglio” perché “alla fine la sfida più grande che noi dobbiamo vincere per le regioni del Mezzogiorno è metterle nella condizione di dimostrare il loro valore potendo finalmente competere ad armi pari. E questo si fa solamente con investimenti duraturi, seri e che possono combattere le troppe disparità che abbiamo vissuto in questa nazione”. Di fatto, ha ricordato ancora Meloni, “nel 2023 il Pil del mezzogiorno è cresciuto dell’1,3%, più di quanto non fosse la crescita della media italiana, che qui l’occupazione è cresciuta anche di più di quanto non crescesse a livello nazionale, che è stato il Sud a dare l’impulso fondamentale all’export che ci ha portato per la prima volta a essere la quarta nazione esportatrice al mondo”. Quindi, ha concluso, “si può fare, con un po’ di incentivi, infrastrutture, investimenti, orgoglio. E non devo anche qui spiegare ai sardi cosa sia l’orgoglio“.

Nel dettaglio, l’accordo con la Sardegna si concentra su alcune grandi direttrici. La prima riguarda i temi ambientali e coinvolge complessivamente 735 milioni di euro di nuove risorse FSC, in particolare per garantire l’approvvigionamento idrico e la riqualificazione delle reti acquedottistiche. La seconda riguarda il capitolo delle infrastrutture di trasporto con uno stanziamento complessivo di 449 milioni di euro: tra le destinazioni, si evidenzia la Metrotranvia di Sassari – tratto Sant’Orsola – Li Punti, finanziata con 58 milioni di euro, e la messa in sicurezza e il miglioramento della viabilità provinciale, finanziata per 182 milioni di euro. La terza direttrice riguarda la riqualificazione urbana con un focus sull’edilizia residenziale pubblica cui sono destinati 230 milioni di euro. La quarta indirizza l’attenzione alla salute dei cittadini: 78,5 milioni di euro per il completamento del Complesso ospedaliero di Sassari e 58 milioni di euro per il completamento della Piastra tecnologica di d’urgenza dell’Ospedale San Michele di Cagliari. Infine, la quinta direttrice è indirizzata alla Scuola e all’Università e prevede oltre 187 milioni di euro per l’edilizia scolastica a cui si aggiungono circa 104 milioni per la Ricerca e l’infrastrutturazione dell’Università. “Queste risorse sono fondamentali per far camminare l’Italia avendo tutti la stessa velocità“, ha chiosato Meloni.

Valentina Innocente

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