Prosegue la messa a terra del Piano Mattei per l’Africa. Questa volta, Giorgia Meloni vola a in Libia: tappa prima Tripoli, per incontrare il primo ministro del Governo di Unità Nazionale, Abdul Hamid Mohammed Dabaiba, e il presidente del Consiglio presidenziale, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi. Poi la premier si sposta a Bengasi, per incontrare il generale dell’Esercito Nazionale Arabo di Libia, Khalifa Belqasim Haftar. Perché, spiegano fonti italiane, Roma “tiene a lavorare con tutti gli attori“.
Il tema chiave resta la gestione dei fenomeni migratori. “Si tratta di una cooperazione ormai consolidata che ha prodotto significativi risultati“, trapela. Meloni ritiene la Libia “un partner cruciale nel quadro del Processo di Roma che mira ad affrontare le cause profonde dei movimenti migratori“, viene ribadito. La presidente del Consiglio sollecita quindi un impegno libico all’interno dei gruppi di lavoro avviati e nelle prossime settimane verranno individuati i primi progetti concreti da attuare in Africa.
Gli incontri sono l’occasione per ribadire l’impegno dell’Italia per la stabilità della Libia, anche sostenendo gli sforzi di mediazione delle Nazioni Unite che dovranno condurre a elezioni presidenziali e parlamentari. Un impegno che si muove anche a livello internazionale, con i principali partner europei e atlantici, per promuovere un approccio “unitario e non divisivo” della comunità internazionale verso la Libia. In particolare, Meloni si impegna a rafforzare il dialogo tra Unione Europea e Libia, anche nel quadro del più ampio sforzo del Governo per un nuovo paradigma nei rapporti tra Ue e Nord Africa. A entrambe le parti, Meloni ribadisce l’importanza di far progredire il “processo politico”, preservando l’unità delle istituzioni, e di lavorare per “porre fine alla presenza di forze straniere” nel Paese.
Con Haftar, la premier discute anche della ricostruzione di Derna, colpita nel settembre 2023 da una alluvione devastante, ricordando l’impegno immediato dell’Italia, attraverso le forze armate, la protezione civile e gli aiuti umanitari, e sottolineando come il mondo imprenditoriale italiano possa “offrire competenze preziose” per l’attività di ricostruzione. Al centro, le iniziative italiane nel settore dell’agricoltura e della salute che interessano anche l’area della Cirenaica.
Con lei, in Libia, tre ministri: Orazio Schillaci (Salute), Anna Maria Bernini (Università e Ricerca) e Andrea Abodi (Sport). Altrettante sono le dichiarazioni di intenti che i ministri siglano con i propri omologhi.
Sul fronte della salute, bambini libici gravemente malati sono stati e saranno curati in Italia per malattie molto gravi; un’iniziativa per 3,2 milioni di euro ha permesso di sostenere tre ospedali pediatrici in Libia; 3 milioni di euro sono stati stanziati per attività di formazione rivolte al personale libico nell’ottica di creare sostenibilità a medio termine. La dichiarazione di intenti adottata mira a far progredire la cooperazione, favorendo un maggiore accesso alle cure indifferibili in Italia, soprattutto per i malati in età pediatrica, organizzando missioni di medici in Libia e aumentando ulteriormente le offerte di formazione, in Italia come in Libia, rivolte al personale libico della salute.
Sempre nel quadro del Piano Mattei, la cooperazione bilaterale nella formazione superiore e nella ricerca scientifica sono elementi strategici nella creazione di sviluppo sostenibile nelle Nazioni partner. La dichiarazione di intenti adottata da Bernini con la controparte libica definisce con maggior precisione gli ambiti di cooperazione prioritaria in vista di future più dettagliate intese. Tra le attività individuate l’aumento della mobilità internazionale di studenti, ricercatori e docenti, anche sfruttando programmi come Erasmus+, e attività di ricerca congiunta in settori chiave per i due Paesi come le energie rinnovabili, l’agri-food, la blue economy, la valorizzazione del patrimonio culturale.
Sul versante dello sport e delle politiche giovanili, il ministro Abodi e i suoi omologhi hanno individuato come priorità la realizzazione e riqualificazione delle infrastrutture sportive di base nelle comunità libiche e lo sviluppo di programmi di volontariato e servizio per promuovere l’inclusione sociale giovanile. Attorno a queste priorità potranno quindi essere sviluppati dei progetti comuni, sfruttando anche le risorse del Piano Mattei.
Intanto, a Roma, domani alla Farnesina, il ministro degli Esteri Antonio Tajani apre il forum Confindustrie d’Africa, organizzato in collaborazione con Confindustria Assafrica & Mediterraneo e con il supporto di Agenzia Ice, e vedrà la partecipazione dei rappresentanti di 47 associazioni imprenditoriali africane, provenienti da 21 Paesi fra cui Senegal, Nigeria, Kenya, Niger e Costa d’Avorio, e degli esponenti delle omologhe associazioni italiane. Nel corso del Forum verrà illustrato il rafforzamento della rete del Sistema Italia in Africa, con le aperture degli uffici Ice a Dakar, Lagos e Nairobi, l’osservatorio Ice a Niamey e quello di prossima apertura ad Abidjan. Nel corso dell’evento, saranno firmati cinque protocolli di Intesa tra Cassa Depositi e Prestiti e le Banche Multilaterali di Sviluppo presenti al Forum, per individuare aree di possibile collaborazione in Paesi di interesse comune, identificare possibili progettualità da co-finanziare e promuovere incontri di match-making con controparti locali. “L’Africa, che presenta straordinarie opportunità di collaborazione in molteplici settori, è una priorità della politica estera italiana che ho voluto porre al centro della nostra Presidenza G7”, commenta Tajani, che conferma lo sforzo impresso dall’inizio del mandato per avviare una nuova fase del partenariato economico con il Continente.
Che coincidenza. Il governo tedesco stoppa un carico di Gnl proveniente dalla Russia e Gazprom…
La presidenza della Cop29 è stata incaricata di ospitare il Baku Climate and Peace Action…
“Mentre Salvini straparla di qualsiasi argomento, perfino sui satelliti di Musk e sulla giornata della…
Non si placa lo scontro a distanza tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Questa volta,…
A seguito dell'appello degli esperti internazionali, 800 residenti in 35 diversi paesi, le associazioni regionali…
"Grazie a Manfred Weber e agli amici della CSU per il proficuo incontro di oggi…