FRANCESCO LOLLOBRIGIDA MINISTRO AGRICOLTURA
Tra le conseguenze della crisi climatica, l’inasprimento della siccità è una delle più evidenti. E l’Italia è pienamente investita dal fenomeno, soprattutto in Sicilia e in Sardegna. In futuro, il problema non potrà che peggiorare, soprattutto nel Mediterraneo.
I ministri dell’agricoltura dei nove Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum (Grecia, Spagna, Francia, Cipro, Malta, Slovenia, Portogallo, Croazia e Italia) si danno appuntamento a Cipro per condividere una strategia europea sul tema e individuare risorse finanziarie adeguate.
Un incontro, fa sapere Francesco Lollobrigida, “sollecitato” da Roma. Con i titolari dei dicasteri c’è il commissario europeo uscente, Janusz Wojciechowski. “Abbiamo condiviso il ‘Documento di Famagosta’, dove ribadiamo la nostra determinazione ad affrontare il problema della scarsità d’acqua e ad assicurare un futuro ai nostri agricoltori“, spiega il ministro italiano, rivendicando come il Governo Meloni sia “ancora una volta capofila in Europa a difesa dell’agricoltura”.
Il Masaf, assicura Lollobrigida, “sta lavorando come mai accaduto prima nei passati governi per tutelare gli agricoltori e fornire ascolto, risposte puntuali e centralità al settore agricolo“.
Parla di investimenti “mai visti prima” per sostenere le filiere in crisi e di una “svolta” impressa nella gestione delle emergenze che affliggono il settore, a partire da un rafforzamento del sistema dei controlli.
Il tema sarà sul tavolo del G7 Agricoltura e Pesca, che si terrà sull’isola di Ortigia a Siracusa, dal 26 e al 28 settembre. “Sottolineeremo l’importanza del sistema agroalimentare, zootecnico, dell’itticoltura e della pesca e la centralità che devono ricoprire – ribadisce Lollobrigida -. Un principio che dovrà diventare una priorità concreta per tutti i Paesi del G7 e non solo”.
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