Nello specifico si tratta di avvisi per l’ammodernamento o realizzazione di impianti per il miglioramento della raccolta e riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche RAEE, di carta e cartone, di frazioni tessili e di rifiuti plastici. “Questi ultimi, in particolare, costituiranno un acceleratore straordinario per agganciare i target di riciclo – afferma Gava -. Le nuove tecnologie consentiranno, infatti, di azzerare gli scarti di materia che si ottengono dai tradizionali processi meccanici e di produrre, dai trattamenti chimici, vettori energetici come l’idrogeno o il metanolo da utilizzare nella produzione di carburanti”. In totale sono 192 le proposte finanziate, di cui 115 al Sud e 77 Nord, sulla scorta del principio di riequilibrio infrastrutturale territoriale 60/40. Ma economie insistono ancora rispetto al plafond complessivo. “Il che ci darà la possibilità, opportunamente ricalibrato, di finanziarie ulteriori domande, a partire da quelle escluse”, assicura il viceministro.
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