Dall’Unione europea è necessario un impegno per rafforzare le misure contro le pratiche sleali e tutelare così i produttori agricoli. Non solo, bisogna lavorare per filiere più eque che passi dall’obbligo di etichettatura su tutti gli alimenti in Europa, senza dimenticare di intervenire sul nutriscore e sulla direttiva packaging. Per l’occasione è stata allestita una mostra per toccare con mano le principali minacce che gravano sulla filiera agroalimentare nazionale e che rischiano si stravolgere in peggio in modelli di consumo e la dieta degli italiani. Fermare le pratiche sleali: Coldiretti – che celebra la sua assemblea nazionale – è stata l’unica organizzazione ad avere il coraggio di denunciare un colosso come Lactalis, perché aveva modificato unilateralmente gli accordi e non aveva pagato il prezzo del latte pattuito agli allevatori, costretti sino ad oggi a subire le decisioni dell’industria senza poterle contestare per paura di ritorsioni. Un impegno che va esteso a tutti i settori, poiché il cibo prodotto dai nostri agricoltori non può essere trattato come una commodity alla mercé di poche multinazionali.
“Il report sulla transizione energetica che è stato qui presentato da Assovetro, cioè da una…
Italiani preoccupati per il futuro incerto. A ottobre 2024 il clima di fiducia delle imprese…
"Siamo già d'accordo nel realizzare un contesto legislativo che consenta di installare il nucleare di…
"Non ho dubbi che tireremo fuori le soluzioni per la decarbonizzazione, il punto è sincronizzare…
La Commissione europea ha proposto un aiuto finanziario di 116 milioni di euro dal Fondo…
Nel quinquennio 2019-2023, sono state 571.040 le imprese che hanno effettuato eco-investimenti pari al 38,6%…