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Solare a casa? Investimento da 5mila euro, si ripaga in 8 anni

I costi per l’installazione degli impianti fotovoltaici domestici fino a qualche anno fa costituivano un deterrente non da poco per le famiglie che volevano investire in energia rinnovabile. La situazione però è cambiata nel corso dell’ultimo decennio per due diversi fattori: la diminuzione dei prezzi e l’ampio pacchetto di incentivi e sgravi fiscali messi in campo dai vari governi, a partire dai vari programmi del Conto Energia avviati in Italia nel 2005.

Ma in quanto tempo si ripaga l’investimento iniziale per l’installazione di un impianto fotovoltaico a uso domestico, senza sistema di accumulo? Si può prendere in considerazione un sistema da 3kW di potenza, la taglia più diffusa per le utenze domestiche in grado di soddisfare il fabbisogno di un nucleo di 3-4 persone. Il costo dei pannelli oggi varia dai 2.500 ai 3.500 euro per kW, a seconda della tipologia e dell’efficienza energetica del prodotto scelto. A questo esborso va aggiunto quello legato alle operazioni di installazione dell’impianto: si arriva in tutto a una cifra che varia tra i 10.000 e i 14.000 euro. La somma però si dimezza subito grazie alla possibilità di usufruire della detrazione fiscale del 50% prevista del bonus ristrutturazioni, nel quale rientrano anche i nuovi impianti fotovoltaici. Si può dunque pagare immediatamente la metà optando per lo sconto in fattura oppure ripartire il beneficio fiscale in cinque rate annuali di pari importo. Resta valida anche la possibilità di accedere al Superbonus 110% dedicato all’efficientamento energetico delle abitazioni: in questo caso però l’installazione dell’impianto solare deve essere accompagnato da altri interventi (cosiddetti trainanti) capaci di generare un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’abitazione rispetto all’APE di inizio lavori, o il raggiungimento della classe energetica massima. In questo caso, l’installazione dell’impianto avverrebbe in modo sostanzialmente gratuito.

Il caso più comune però resta quello di uno “sconto” del 50%, con una spesa iniziale che dunque si aggira tra i 5.000 e i 7.000 euro per un impianto fotovoltaico da 3 Kw “chiavi in mano”. Di recente, Altroconsumo ha provato a calcolare quali possano essere i tempi di recupero di questo investimento. Anche in questo caso, il risultato varia a seconda di parecchi parametri come ad esempio l’efficienza e la corretta manutenzione dell’impianto o la quantità di irraggiamento solare, che può risultare differente tra il Nord e il Sud dell’Italia. Importante è anche massimizzare l’autoconsumo istantaneo dell’energia prodotta dai pannelli nelle ore di sole: immettere l’energia prodotta in eccesso nella rete ha infatti una resa economica minore rispetto ai vantaggi ottenuti in bolletta con l’autoconsumo. La premessa, secondo l’associazione, è che installare un impianto fotovoltaico ha una reale convenienza economica solo con consumi annuali sopra ai 2500/3000 kWh. Detto ciò, Altroconsumo posiziona il punto di break even (cioè di ritorno dell’investimento) in un lasso di tempo fra 8 e 10 anni per una famiglia che consuma 3500 kWh annui e tra 10 e 12 per un consumo di 2.700 kWh. Tempi che però potrebbero accorciarsi se dovesse continuare il galoppo dei prezzi dei beni energetici iniziato nell’ultimo periodo.

Nadia Bisson

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