Come proposto dal presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, la dichiarazione dei leader del G7 sulla sicurezza alimentare firmata oggi prevede “l’impegno aumentare in modo sostenibile la disponibilità di prodotti agricoli, anche attraverso il rafforzamento della produttività agricola, in particolare nei Paesi più colpiti”, con l’obiettivo di “sostenere la produzione nazionale”. Non solo: “Ci impegneremo ad affrontare la carenza di fertilizzanti sostenendo un uso più efficiente e mirato, aumentando temporaneamente la produzione locale e globale, come appropriato, e promuovendo alternative ai fertilizzanti inorganici”, si legge nella dichiarazione del Gruppo dei Sette (Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia e Stati Uniti).
Sul breve termine sono stati invitati i partner “con grandi scorte alimentari e il settore privato” a rendere disponibili gli alimenti “senza distorcere i mercati, anche sostenendo la strategia di acquisto del Programma alimentare mondiale”. Con lo stesso spirito “chiediamo a tutti i Paesi di evitare un eccessivo accumulo di scorte alimentari che può portare a ulteriori aumenti dei prezzi”, hanno sottolineato con forza i leader del G7, ricordando il coordinamento con l’Unione Africana per progettare “un piano strategico di investimenti per accelerare lo sviluppo delle catene del valore essenziali” per il continente africano.
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