“In Europa è pacifico che le posizioni politiche contro l’attuale narrazione green vinceranno. I divieti alieneranno i ceti popolari dalla transizione verde, che viene vissuta con disagio per i suoi costi squilibrati rispetto ai Paesi in cui, invece, crescono investimenti, sussidi e posti di lavoro”. Così Francesco Rutelli che ha pubblicato il libro “Il Secolo verde”. In una intervista a La Stampa, l’ex sindaco di Roma dice ancora: “Dobbiamo fare in Europa un Trattato come quelli che abbiamo fatto sull’euro e su Schengen, su clima-industria- lavoro. Dobbiamo creare le condizioni per attivare debito sovrano europeo e favorire investimenti credibili per le varie transizioni climatiche. Per la rivoluzione energetica, delle rinnovabili, agricola, tecnologica”. Rutelli restringe la chiave di lettura: “L’Europa perde alcune delle grandi filiere produttive. A parte l’automotive, pensi all’acciaio, al cemento, alle grandi industrie fortemente inquinanti, che oggi in Europa stanno sparendo. La sostituzione di queste in tempi brevi e medi, ad esempio con l’ingresso dell’idrogeno, è improbabile. Quindi si perderanno posti di lavoro. L’Europa si è data degli obiettivi rigorosi, ma vale il sette per cento delle emissioni totali. Nel panorama globale vincono i Paesi che hanno simultaneamente filiere tradizionali e investimenti colossali in quelle nuove. Parlo di Cina e Stati Uniti e in prospettiva anche l’India. Ma il vero fatto mondiale è il vantaggio acquisito dalla Cina negli ultimi 15 anni”. Rutelli giunge a questa conclusione: “Sì. L’unico modo per avere il consenso popolare è far vedere quanto la transizione green crea buoni posti di lavoro. Piuttosto che sbandierare solo divieti e costi, tu devi dimostrare che ci saranno nuove professioni, manager, operai specializzati, installatori, tecnici dell’agricoltura che dovranno leggere i dati dei satelliti e usare i droni. Dovrà partire una formidabile attività di formazione, tra i giovani, e non solo. Possiamo puntare all’incontro tra natura e tecnologia. Collegare le potenzialità delle trasformazioni digitali a nuove professioni legate a nuove filiere industriali. Il clima cambia sotto i nostri occhi: è tempo di far partire la transizione green, ma per davvero. E può funzionare”.
Si gioca in buona parte sul tema infrastrutturale e sulla difesa del territorio la partita…
Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini, Stellantis sottolinea che…
La spesa vale l'impresa, ma solo se tutti faranno la propria parte. Il vecchio adagio…
In una dichiarazione rilasciata venerdì, il G20, il gruppo delle venti maggiori economie del mondo,…
Diversificare, puntando anche su rinnovabili e nucleare di quarta generazione. Con uno sguardo all'idrogeno e…
Non ci sono dubbi che da più parti ci sia una chiara tendenza ad accelerare…