Auto e rinnovabili tirano domanda di argento: mercato in deficit

Argento più vivo che mai. Da Washington il Silver Institute, ovvero la voce principale dell’industria legata al metallo prezioso, prevede che la domanda globale raggiungerà 1,2 miliardi di once nel 2024. Un traguardo che, se raggiunto, rappresenterebbe il secondo livello più alto mai registrato. Il forte prelievo industriale è il principale catalizzatore della crescente richiesta di metallo bianco, e il settore dovrebbe raggiungere un nuovo massimo annuale quest’anno.

La domanda mondiale dovrebbe crescere dell’1% e si prevede che la fabbricazione industriale dell’argento registrerà un aumento del 4% nel 2024 raggiungendo la cifra record di 690 milioni di once (Moz), basandosi sui massimi storici raggiunti lo scorso anno. In linea con la tendenza degli ultimi anni, anche quest’anno i settori fotovoltaico e automobilistico rimarranno i principali motori di crescita. Considerando ciascuno di essi, le installazioni fotovoltaiche globali hanno superato significativamente le aspettative iniziali del mercato nel 2023, con nuove aggiunte di capacità previste per raggiungere un altro livello record quest’anno. Il prelievo di argento dovrebbe anche beneficiare della svolta tecnologica che ha portato alla produzione di massa di nuove celle solari di tipo N a maggiore efficienza (con carichi di argento più elevati). Nel settore automobilistico, un maggiore utilizzo di componenti elettronici e investimenti nelle infrastrutture di ricarica delle batterie continueranno a sostenere il prelievo di argento. Dopo un anno – quello passato – impegnativo, la prevista ripresa dell’elettronica di consumo fornirà poi un ulteriore slancio al mercato industriale dell’argento. Nonostante le condizioni economiche incerte in alcuni mercati chiave, l’implementazione di applicazioni legate all’intelligenza artificiale ha visto diversi marchi di elettronica di consumo prepararsi a introdurre nuovi prodotti, che dovrebbero favorire l’argento.

Se la domanda corre, l’offerta invece va più piano. Quest’ultima salirà del 3% nel 2024 raggiungendo il massimo degli ultimi otto anni di 1,02 miliardi di once, interamente guidata da una ripresa della produzione mineraria. Si prevede che la produzione delle miniere d’argento nel 2024 crescerà del 4% raggiungendo 843 Moz, il livello più alto dal 2018. Questa crescita dipende, in larga misura, dalle operazioni ininterrotte della miniera d’oro di Peñasquito di Newmont in Messico, dall’entrata in funzione della miniera d’argento di Prognoz di Polymetal in Russia, l’avvio della miniera d’oro Salares Norte di Gold Field in Cile e il continuo incremento delle operazioni nel progetto di espansione di Rochester di Coeur negli Stati Uniti. Tuttavia  il mercato dell’argento rimarrà in deficit nel 2024, segnando il quarto anno consecutivo di disavanzo strutturale del mercato. Anche se si prevede che il deficit di quest’anno diminuirà del 9% a 176 Moz (194 Moz nel 2023), sarà comunque eccezionalmente elevato rispetto agli standard storici, evidenzia il Silver Institute.

Sul fronte prezzi, infine, nel breve termine gli investimenti in gran parte del complesso dei metalli preziosi potrebbero essere sotto pressione, poiché un avvio anticipato dei tagli dei tassi di interesse negli Stati Uniti appare meno probabile. Le preoccupazioni per un rallentamento dell’economia cinese potrebbero anche rappresentare un ostacolo agli investimenti istituzionali in argento. Al contrario, si prevede che il contesto economico diventerà più favorevole agli investimenti in argento nella seconda metà del 2024, quando si prevede che la Fed americana inizierà a tagliare i tassi di interesse.