“Non ci possiamo sedere sugli allori. Il 2023, nonostante le difficoltà geopolitiche e quelle legate all’inflazione, chiuderà con alcuni ottimi risultati”. Così Ettore Prandini, presidente di Coldiretti. “La rimodulazione del Pnrr porterà al settore agroalimentare oltre 3 miliardi di euro aggiuntivi mentre il fatturato legato alle esportazioni toccherà il nuovo record di 64 miliardi – prosegue nell’intervista a Il Sole 24 Ore -. Dobbiamo ora rilanciare, anche grazie alle risorse del Pnrr, gli investimenti in logistica e trasporti, in nuove tecnologie, formazione e sui bacini irrigui per rafforzare la nostra produzione agroalimentare e puntare ai 100 miliardi di export in cinque anni. Un obiettivo ambizioso ma, per me, alla portata”. Prandini sottolinea l’importanza dell’innovazione: “Dall’innovazione a cominciare dalle nuove tecniche genomiche, passano molte delle potenzialità di sviluppo del nostro settore. Sviluppo non solo in termini produttivi ma anche nell’ottica di far giungere al cittadino-consumatore le informazioni in grado di valorizzare qualità e distintività delle nostre produzioni. Penso alle potenzialità del Qr Code come della Blockchain. Il Qr Code aggiunto alle etichette del vino sarà in grado di fornire importanti indicazioni nutrizionali. Certo però occorre vigilare che a Bruxelles, proprio come sta avvenendo sul vino, non si inventino previsioni normative in grado di rendere impossibile ciò che si pensava di semplificare”.
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