Esiste un rapporto direttamente proporzionale tra un’elevata conformità alle raccomandazioni nutrizionali e una positiva propensione dei consumatori ad attuare comportamenti che mirano ad una riduzione dello spreco alimentare. E’ quanto emerge da un’indagine-studio sul rapporto tra gli indicatori Aidgi (Adherence to Italian Dietary Guidelines Index, un indice che misura quanto vengono seguite le raccomandazioni nutrizionali) e HFWBs (Household Food Waste Behaviours, un indice che misura quanto i comportamenti dei consumatori sono attenti alla riduzione e prevenzione dello spreco alimentare), condotto dalle ricercatrici del Crea, Laura Rossi e Federica Grant e pubblicato sulla rivista internazionale ‘Frontiers in Nutrition’.
In particolare, circa il 35-40% del campione con maggiore adesione alle raccomandazioni sembra avere anche elevate abilità nel programmare la spesa e l’utilizzo del cibo, nel valutare bene le quantità da cucinare, nell’evitare acquisti di impulso e nel riciclare gli avanzi, prolungando la shelf-life di un prodotto mediante una cucina creativa. Al contrario, chi ha dimostrato di seguire poco o nulla le raccomandazioni sembra non aver ricevuto alcun tipo di educazione a prevenire lo spreco alimentare.
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