Sì della commissione per l’Ambiente, i cambiamenti climatici e la sicurezza alimentare (Envi) del Parlamento alla proposta della Commissione europea, che fa parte del pacchetto di semplificazione ‘Omnibus I’ presentato il 26 febbraio 2025, di modifica del Meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera dell’Ue (Cbam). Il Parlamento ha sottolineato che i cambiamenti “rientrano negli sforzi di semplificazione volti a ridurre gli oneri amministrativi per le Pmi e gli importatori occasionali”. I deputati hanno adottato “solo emendamenti tecnici a fini di chiarimento e sostengono una nuova soglia di massa de minimis di 50 tonnellate, che esenterebbe la stragrande maggioranza (90%) degli importatori – principalmente piccole e medie imprese e privati – che importano solo piccole quantità di merci Cbam”. Secondo l’Eurocamera, l’obiettivo ambientale del Cbam viene mantenuto poiché il 99% delle emissioni totali di Co2 derivanti dalle importazioni di ferro, acciaio, alluminio, cemento e fertilizzanti rimarrebbe coperto dalle norme. “Per le importazioni interessate, le modifiche semplificano anche l’autorizzazione dei dichiaranti (soggetti che desiderano importare merci soggette al Cbam), il calcolo delle emissioni e la gestione della responsabilità finanziaria del Cbam, rafforzando al contempo le disposizioni antiabuso”, ha evidenziato il Parlamento. I deputati hanno approvato il testo con 85 voti favorevoli, 1 contrario e 1 astensione. Il 22 maggio 2025 il Parlamento nel suo insieme dovrebbe adottare il mandato per i negoziati con il Consiglio sulla versione definitiva della legislazione.
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