Al 31 marzo 2022, in Italia risultano installati 27.857 punti di ricarica, in 14.311 infrastrutture di ricarica, o stazioni, e 11.333 location accessibili al pubblico. Lo scrive, nella consueta rilevazione trimestrale, Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholders della mobilità elettrica. Negli ultimi tre mesi, dunque, si è registrato un incremento di 1.833 punti di ricarica, +7%, mentre rispetto a marzo 2021, la crescita è del 34%, 7.100 punti di ricarica.
Nonostante l’aumento, “circa il 12% delle infrastrutture installate risulta attualmente non utilizzabile dagli utenti finali, in quanto non è stato finora possibile finalizzare il collegamento alla rete elettrica da parte del distributore di energia o per altre motivazioni autorizzative”, spiega l’Associazione.
In termini di potenza, il 93% dei punti di ricarica è in corrente alternata (AC), mentre il 7% in corrente continua (DC).
A livello geografico, il 57% circa dei punti di ricarica è distribuito nel Nord Italia, il 23% circa nel Centro mentre solo il 20% nel Sud e nelle Isole. La Lombardia con 4.592 punti è la regione più virtuosa, e da sola possiede il 16% di tutti i punti. In Piemonte è installato il 10% dei punti di ricarica. Stessa percentuale anche per il Lazio, mentre Emilia-Romagna e Veneto si aggiudicano il 9% a testa, e la Toscana l’8%. Le sei regioni, complessivamente, coprono il 64% del totale dei punti in Italia.
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