“L’Italia sta facendo la sua parte con almeno 4 miliardi di investimenti effettuati e previsti per aumentare la produzione di biocarburanti. E altri 6-8 miliardi di investimenti sono stimati al 2030 non solo per nuove bioraffinerie. Ma, se l’Europa continua a escludere questi vettori energetici dal quadro normativo, gran parte di questi capitali rischia di spostarsi altrove, a cominciare da Stati Uniti e Asia che stanno offrendo incentivi molto più chiari e stabili”. Così Gianni Murano, presidente dell’Unem (l’Unione Energie per la Mobilità). Come riporta il Sole 24 Ore, Murano è preoccupato nell’incontro di domani a Bruxelles “a essere coinvolte sono poche case automobilistiche e Ong vicine all’elettrico, mentre non sono inclusi i produttori di carburanti low carbon che sono essenziali per una transizione credibile. La neutralità tecnologica non può restare uno slogan, deve diventare un principio normativo”.
La Protezione civile del Comune di Venezia informa che il Centro Funzionale Decentrato della Regione…
La Commissione europea ha presentato una prima serie di azioni pilota per accelerare la transizione…
"i dazi sono responsabili degli ottimi numeri economici degli Usa appena annunciati... E non faranno…
Boom del prezzo del platino. Il metallo prezioso a metà pomeriggio fa segnare un rialzo…
Su quasi otto tavole natalizie su dieci (77%) dominerà il pesce per la vigilia, mantenendo…
Gli Stati Uniti hanno registrato una crescita annualizzata del 4,3% nel terzo trimestre del 2025,…