“Servono gradualità e neutralità tecnologica”. Lo dice Angelo Sticchi Damiani, dal 2012 presidente di Automobile Club d’Italia. In una intervista a Il Corriere della Sera sull’auto elettrica spiega che “siamo arrivati a una decisione molto rigida, quando ancora il quadro non è chiaro. In Italia, per esempio, non abbiamo energia elettrica da fonti rinnovabili in grado di soddisfare una nuova domanda crescente, non abbiamo un’infrastruttura di colonnine di ricarica adeguata e che assicuri gli spostamenti di lungo raggio. La verità è che l’auto elettrica in questo momento si configura come una nuova mobilità fatta da city car per chi se lo può permettere, visto il costo di questo tipo di auto”.
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