“Carenze diffuse nella gestione delle emissioni e dei rischi fisici, nella pianificazione della transizione e nella governance”. Questo quanto segnala uno studio condotto dalla Banca d’Italia sulla gestione dei rischi climatici da parte delle imprese non finanziarie italiane. Per l’indagine sono state selezionate oltre 1.200 imprese con l’obiettivo di ottenere un campione rappresentativo di 680 realtà territoriali. A partecipare sono state 577 imprese. Ebbene, spiega Bankitalia, molte imprese prive di copertura assicurativa “tendono a sottovalutare il rischio fisico”, si spiega- Inoltre, gli approcci alla gestione del rischio climatico sono caratterizzati “da una pronunciata eterogeneità, riflettendo differenze nei modelli di governance, tra settori, tra aree geografiche”. I risultati, spiega lo studio, “suggeriscono che gli impegni ad accrescere la sostenibilità climatica, se non accompagnati da progressi misurabili, non migliorano necessariamente il merito di credito di un’impresa”.
E' nuovamente alta la tensione tra Stati Uniti e Unione europea. Bruxelles ha chiesto "chiarimenti"…
"Non saremo mai in grado di eguagliare il sacrificio del popolo ucraino. Ma sosterremo la…
Da stamattina i vigili del fuoco sono impegnati in provincia di Forlì Cesena per la…
"Come annunciato dagli avvisi di avverse condizioni meteorologiche diffusi nei giorni scorsi, la vasta area…
“A differenza dell’Europa, incapace di difendere sé stessa e i propri cittadini, gli Stati Uniti…
"La decisione degli Stati Uniti di imporre restrizioni ai viaggi per i cittadini e i…