Angelo Bonelli dice di non aver perso una Cop dal 2005 “ma quest’anno mi son detto: anche no. Basta con questi déjà vu in cui i lobbisti delle fonti fossili sono più numerosi dei delegati dei Paesi. Le Cop sono diventate dei cliché, Baku l’ha confermato”. In una intervista a La Repubblica poi aggiunge: “I 300 miliardi promessi sono debito. E i Paesi poveri non hanno bisogno di altro debito. Per loro Baku è stata una tragica presa in giro”, Per Bonelli l’Italia “ha mandato un negazionista a Baku: Alessandro Guerri dirige il dipartimento affari europei del ministero dell’Ambiente e ha dichiarato di fronte a studenti e ong che i nemici della transizione verde sono gli ambientalisti”. E ancora sui nemici della transizione: “A livello mondiale le lobby delle fonti fossili, che ancora una volta hanno avuto il potere dicondizionare e far fallire una conferenza sul clima. A livello italiano un governo che continua a propinarci la narrazione tossica secondo cui la transizione verde è costosa e peserà sui più poveri”. Mentre invece ” l’energia rinnovabile costa meno rispetto a quella fossile. Chi lo nega vuole difendere le posizioni dei grandi player che producono e distribuiscono energia, in primis Eni ed Enel. Le rinnovabili permettono a chiunque di diventare produttore dell’energia che consuma. Non solo evitano di inquinare, ma alleggeriscono le bollette di chi le usa e creano una società più giusta”.
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