“Il rischio di stagflazione è concreto, la recessione sarebbe autoindotta, e il ruolo globale degli Stati Uniti sta cambiando. In un contesto segnato da volatilità, riallocazioni di capitale e tensioni geopolitiche, l’Europa ha una finestra storica per affermarsi come terzo polo autonomo, a patto che sappia puntare su crescita, innovazione e leadership”. Così l’economista Mohamed El-Erian, presidente del Queens’ College di Cambridge e capo consigliere economico di Allianz. “L’elevata volatilità riflette due forze contrapposte: da un lato il rischio di recessione, dall’altro l’inflazione e il timore che i titoli di Stato Usa stiano perdendo il loro fascino come bene rifugio globale nei periodi di turbolenza finanziaria, timore visibile anche nel deprezzamento del dollaro e nel prezzo dell’oro che continua a segnare nuovi record. Questo ha provocato scossoni che minano fiducia e investimenti e hanno persino minacciato la stabilità del mercato, motivo per cui l’amministrazione ha ridotto le tariffe reciproche per tutti i Paesi, tranne la Cina”, spiega nel colloquio con il Corriere della Sera.
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