“Se cambiano le condizioni di contorno, gestirle è dovere di un manager. Abbiamo avuto la crisi dei chip, la guerra in Ucraina, le tensioni in Medio Oriente dove in Israele si trova un nostro fornitore importante. Non è mai semplice ma abbiamo saputo gestirla”. Così Benedetto Vigna, dal 2021 ceo di Ferrari. “Tutto si ottiene grazie alle persone. A chi c’era prima e chi ci lavora oggi, ai partner, ai clienti. Ma i primi a dare velocità siamo noi. Se hai persone motivate, ti anticipano e fanno innovazione. Quindi devi essere esigente ma anche riconoscere quello che hanno fatto”, aggiunge in un colloquio con il Corriere Economia. Poi sulla Ferrari elettrica dice: “È una bella evoluzione e una delle ragioni per cui sono venuto a Maranello. E qui aiuta la mia esperienza con l’innovazione. Continueremo a fare macchine termiche e ibride. Mi piace parlare di addizione della piattaforma elettrica non di una transizione. È impossibile pensare di fare tout court la transizione da un’infrastruttura che si basa così tanto sull benzina”.
Arriva la convocazione per i sindacati a Palazzo Chigi per discutere del futuro dell'ex Ilva.…
Lo sportello online per la presentazione delle domande da parte dei cittadini e delle microimprese…
Lo sportello online per la presentazione delle domande da parte dei cittadini e delle microimprese…
In seguito alla firma dell'accordo di pace per il Medio Oriente, l'Italia "ha prontamente avviato…
Dalle prime ore del mattino la provincia di Sassari è interessata da intense precipitazioni. Decine…
Stellantis investe 13 miliardi di dollari negli Usa. Il più grande investimento nei 100 anni di…