“Quella Risoluzione ha avuto una larga maggioranza. Ma bisogna essere realisti. La Risoluzione ha dato voce a un comune sentire, cioè alla necessità di rafforzare le nostre difese a fronte di una Russia aggressiva. Resta però il fatto che le decisioni non spettano alla Commissione e nemmeno al Consiglio, quanto ai governi e ai Parlamenti nazionali. È da qui che bisogna partire”. Così Giuseppe Cossiga, presidente di Mbda-Italia, società missilistica anglo-franco-italo-tedesca, e di Aiad, la Federazione delle imprese di Aerospazio, Difesa e Sicurezza. In una intervista a La Stampa parla anche degli strumenti comuni come il Safe: “Decisione meritoria. Con il Safe vengono erogati in tutto 150 miliardi di euro, di cui l’Italia ha detto che ne prenderà 15. Attenzione, però, perché il Safe è pur sempre un prestito. I bond vengono emessi dall’Europa e quindi non compaiono nel computo dei debiti nazionali, salvo che poi gli Stati devono pagare gli interessi: ora, siccome l’Italia contribuisce per il 12% al bilancio comune, risponde per 18 miliardi. E quindi c’è il paradosso che usiamo 15, ma paghiamo per 18. Non va molto bene. E comunque questo è il massimo che la Ue può fare, ovvero occuparsi dell’industria della difesa, non della Difesa tout court”.
Cossiga poi aggiunge: “La nostra industria è efficiente e si sta dimostrando pragmatica, avviando diverse collaborazioni: con la Turchia per i droni (con Baykar), con la Gran Bretagna per il caccia di sesta generazione (progetto Gcap, con Leonardo, Avio Aero, Mbda, Elt), con la Germania per i nuovi carri armati (con Leonardo, Rheinmetal). Opportunamente, di concerto con l’Esecutivo, è stata fissata una tempistica per aumentare le capacità produttive. Perché se ci chiedono di raddoppiare la produzione in un anno, è impossibile e allora si finirebbe per comprare solo in America; se ci danno il tempo di aumentare del 30 per cento in un anno, del cinquanta negli anni seguenti, poi del cento per cento, la crescita sarà sostenibile”.
“Gli scenari dei conflitti attuali hanno fatto riemergere l’uso del cibo come arma da guerra,…
A settembre, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona…
“A cinque anni dal completamento dell’Agenda 2030, dobbiamo ricordare con forza che raggiungere l’obiettivo Fame…
A settembre, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona…
A settembre 2025, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo…
"Stiamo attendendo che ci sia la riunione dei leader dell'Unione Europea per avere una posizione…