Alla seconda Giornata del Mezzogiorno, promossa dalla Camera di Commercio di Bari nel contesto della Fiera del Levante, dedicata al tema della sfida energetica, è intervenuto da Bruxelles Raffaele Fitto, Vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la coesione e lo sviluppo. Primo degli interventi di un ricco panel di tecnici, economisti, politici, amministratori e manager da Davide Tabarelli (presid. Nomisma) e Chicco Testa (presid. Assoambiente) a Nicola Rossi (Università di Tor Vergata) e Simona Benedettini (Founfer RACE Counsulting), da Gianna Elisa Berlingerio (direttore Dipart. Sviluppo Economico Regione Puglia) e Antonio Decaro (presidente Commissione Ambiente Parlamento europeo) a Renato Mazzoncini (amministratore delegato e DG di A2A). Fitto ha esordito riconoscendo che l’energia è oggi “uno dei principali fattori di competitività per le nostre industrie.” E così ha proseguito: “Il costo dell’energia, la sicurezza e l’approvvigionamento, la sostenibilità dei modelli produttivi sono tutte variabili che incidono in modo diretto sulla capacità dell’Europa di competere a livello globale, attrarre investimenti e sostenere l’innovazione tecnologica. Per questo è essenziale investire con decisione nell’efficienza energetica, nell’energie rinnovabili, nelle reti e nelle soluzioni di stoccaggio. Solo così potremo garantire all’Europa un approvvigionamento sicuro, sostenibile e competitivo.” Ed è passata poi a delineare gli strumenti messi in campo. “La revisione intermedia della politica di coesione, presentata dalla Commissione Europea ad aprile, e approvata dal Consiglio e dal Parlamento la scorsa settimana, va proprio in questa direzione. Introduce strumenti che aiuteranno le regioni, a partire dal Mezzogiorno d’Italia, a sviluppare filiere industriali per le tecnologie pulite. La revisione intermedia della politica di coesione prevede infatti nuovi incentivi e maggiore flessibilità per gli Stati membri e le Regioni che decideranno di destinare Fondi a una o più delle nove cinque priorità individuate”. Tra queste, oltre la resilienza idrica, la casa a prezzi accessibili, la difesa e la competitività c’è anche la transizione energetica. Per questa, ha proseguito Fitto: “Possiamo procedere al finanziamento di interconnessioni e infrastrutture di ricarica, allo sviluppo di nuove tecnologie verdi per rendere l’energia più accessibile e la produzione più competitiva”. Mentre di fronte ai complessi scenari geopolitici “la chiara strategia che l’Unione Europea sta portando avanti è quella di una diversificazione delle fonti energetiche”. (Segue)
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