General Electric (GE) prevede di ridurre drasticamente i posti di lavoro nelle sue operazioni eoliche negli Stati Uniti e considererà anche i suoi altri mercati poiché i parchi eolici si stanno rivelando una spesa importante sulla scia del Covid e dell’invasione russa dell’Ucraina. La continua interruzione della catena di approvvigionamento e l’alto costo delle turbine eoliche stanno dissuadendo le aziende dall’investire nell’energia eolica, poiché cercano alternative più economiche.
Nell’ultimo mese il colosso statunitense ha licenziato il 20% della forza lavoro on shore negli Usa, rivela il sito oilprice.com. La scorsa settimana, i dipendenti di GE hanno ricevuto una lettera in cui si affermava: “Stiamo adottando misure per ottimizzare e dimensionare il nostro business eolico onshore affinché le realtà del mercato ci posizionino per il successo futuro. Si tratta di decisioni difficili, che non riflettono la dedizione e il duro lavoro dei nostri dipendenti, ma sono necessarie per garantire che l’azienda possa competere e migliorare la redditività nel tempo”.
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