“Il mondo ha ancora bisogno del carbone”, afferma il capo di Glencore, una delle più grandi società minerarie, nonostante le critiche degli azionisti e gli effetti deleteri sul clima, perché i Paesi in via di sviluppo hanno bisogno di accedere all’energia a prezzi accessibili. “Vogliamo che il mondo si decarbonizzi. È la cosa giusta da fare”, ha detto Gary Nagle, a capo del colosso delle materie prime, allo Swiss Economic Forum. “Ma non possiamo sfuggire alla realtà che il mondo ha ancora bisogno di energia, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo che dipendono molto dai combustibili fossili” per sostenere la loro crescita economica, ha aggiunto Nagle. “Le nostre attività nel settore del carbone sono in linea con questo obiettivo”, ha dichiarato. “I nostri azionisti sono molto tranquilli all’idea che la Glencore mantenga il carbone”, ha affermato, malgrado il recente voto di sfiducia di alcuni azionisti all’assemblea generale annuale.
Un gruppo di azionisti, tra cui le società di gestione patrimoniale britanniche Legal & General Investment Management e HSBC Asset Management, aveva lanciato una battaglia contro il gruppo con sede a Baar, nel cantone svizzero di Zug, per chiedere spiegazioni sulla sua strategia per il carbone. A differenza di concorrenti come Rio Tinto e Anglo American, che si stanno ritirando dal carbone, Glencore difende questa risorsa con le unghie e con i denti, affermando di voler gestire le proprie miniere in modo responsabile fino al loro esaurimento.
(AFP)
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