“L’Expo 2030 cade nell’anno in cui arriveranno a compimento gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Onu. Si tratterà di tirare un bilancio e di lanciare la fase successiva. Tra questi obiettivi figura proprio il miglioramento del rapporto tra le persone e i territori, l’argomento al centro di Expo Roma 2030”. Così l’ambasciatore Giampiero Massolo, presidente del Comitato Expo Roma 2030. In una intervista a Il Sole 24 Ore aggiunge: “Noi abbiamo cominciato dal dopo, da cosa resterà. Rimarrà la possibilità per i Paesi partecipanti di impiantare nella Capitale una presenza permanente, contestualizzando i loro padiglioni in una cittadella del sapere e dell’economia a Tor Vergata, simbolo concreto di recupero e rigenerazione urbana. Pensi alle Vele di Calatrava, a cosa significa restituirle alla città con il completamento di un’opera simbolica in una zona che sarà fruibile anche prima, per il Giubileo del 2025, e poi, per il Giubileo straordinario del 2033. Rimarrà in generale un complesso sostenibile e integrato, con il più grande parco solare urbano al mondo, in grado non solo di assicurare energia all’Expo, ma di produrla”.
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