La Spagna, maggior acquirente europeo di Gnl dalla Russia, sta esortando gli importatori a non firmare nuovi contratti con Mosca mentre cerca di tagliare i legami dopo l’invasione dell’Ucraina. Lo scrive Bloomberg. La richiesta del governo spagnolo non è vincolante in quanto non ci sono sanzioni in atto, e si riferisce solo alla firma di nuovi contratti.
Naturgy Energy Group SA, Repsol SA, TotalEnergies SE, Axpo Holding AG, Pavilion Energy, Enagás SA, Met Energy, Enet Energy, Energias de Portugal SA, Compañía Española de Petroleos SA e BP Gas & Power Iberia hanno ricevuto una lettera il 14 marzo dal vice primo ministro Teresa Ribera, responsabile della politica energetica spagnola.
La lettera, vista da Bloomberg News, non menziona esplicitamente i contratti spot ma fa un appello generale a “intensificare la diversificazione dell’offerta di gas naturale liquefatto e fare a meno di quelli dalla Russia”. Ribera, che è anche ministro della transizione ambientale, ha confermato in una risposta via e-mail alle domande di Bloomberg di aver inviato la lettera 10 giorni fa e diverse aziende hanno risposto. Axpo, Repsol ed Enagás hanno risposto alla notifica dicendo che non stanno acquistando GNL dalla Russia, secondo un portavoce del ministero, sentito da Bloomberg.
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