“Già ai livelli attuali i costi dell’Ets aggiungono un onere del 15% ai prezzi dell’energia delle nostre imprese che, come noto, sono molto penalizzanti rispetto ai concorrenti internazionali”. Lo dice Augusto Ciarrocchi, presidente di Confindustria Ceramica. In un’intervista a Il Corriere Economia aggiunge: “In mancanza di urgenti interventi per correggere il funzionamento del sistema Ets, questo impatto crescente toglierà sempre più risorse agli investimenti delle nostre imprese volti all’innovazione e alla competitività, con conseguenti concreti rischi di delocalizzazioni”. Il meccanismo che impone alle imprese di pagare per le tonnellate di CO2 emesse oltre un tetto prefissato, a parere di Ciarrocchi penalizza chi supera il tetto delle emissioni gratuite, senza indurre a efficientare i processi. Semmai ci sono rischi per “l’occupazione di qualità che le imprese ceramiche assicurano sul territorio”.
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