Secondo i dati raccolti tra l’11 e il 24 ottobre, Il crollo del settore manifatturiero dell’eurozona è rimasto notevole all’inizio del quarto trimestre, con una forte e accelerata contrazione dei nuovi ordini, dell’attività di acquisto e del lavoro inevaso che ha contribuito all’ennesimo forte calo della produzione manifatturiera. Nello specifico, tutti gli indicatori sopra citati sono risultati tra i più bassi delle relative medie storiche, sottolineando una forte debolezza nell’economia manifatturiera dell’eurozona.
I dati dell’indagine di ottobre inoltre hanno segnalato la riduzione più rapida dei livelli occupazionali da agosto 2020 a causa del calo dell’ottimismo al livello minimo in 11 mesi.
I prezzi di acquisto dei manifatturieri continuano a diminuire per l’ottavo mese consecutivo, provocando una maggiore attività di sconto. In entrambi i casi, il tasso di deflazione ha però riportato un rallentamento.
In sintesi L’indice Pmi del settore manifatturiero dell’eurozona è diminuito ad ottobre al livello minimo in tre mesi di 43.1, in discesa da 43.4 di settembre ed è stato indicativo di un nuovo forte peggioramento dello stato di salute del settore manifatturiero dell’area euro. Tale calo rappresenta il sedicesimo mese consecutivo che l’indice principale del report ha registrato un valore inferiore alla soglia neutra di non cambiamento di 50.0, segnalando quindi una forte contrazione delle condizioni manifatturiere.
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