Il calo dei prezzi registrato dall’Istat è solo una illusione ottica dovuta alla diminuzione dei listini dei beni energetici che hanno registrato una marcata flessione negli ultimi mesi. Al netto dell’energia, purtroppo, i listini al dettaglio continuano a mantenersi a livelli elevatissimi e a svuotare le tasche degli italiani. Lo afferma il Codacons, commentando la nota mensile Istat sull’andamento dell’economia. “Gli indicatori economici, dal Pil alle vendite al dettaglio, passando per la fiducia dei consumatori, sono tutti negativi, e la leggera riduzione del tasso d’inflazione registrato a gennaio non basta a decretare la fine dell’emergenza prezzi – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il rallentamento nell’ultimo mese è da attribuire unicamente al forte ribasso dei prezzi dei Beni energetici regolamentati, che passano su base annua da +70,2% a -10,9%. Al contrario si è accentuata l’inflazione per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto, che passano dal +8,5% al +9,0%, e gli alimentari continuano a mantenersi su livelli elevati (+12,8%)”.
Conclude poi Rienzi: “Sul fronte dei prezzi al dettaglio, quindi, l’Italia è messa ancora male, e la strada per tornare a livelli di inflazione accettabili è purtroppo ancora molto lunga”.
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