Il deficit di quest’anno si fermerà al 3,0%, consentendo all’Italia di chiedere con un anno di anticipo alla Commissione europea l’uscita dalla procedura per disavanzo eccessivo. Come riporta La Stampa, la stima è contenuta del Dpfp, il documento programmatico di finanza pubblica che stasera verrà preso in esame durante il Consiglio dei ministri. La previsione del governo dell’autunno scorso collocava il rapporto deficit-Pil al 3,2% nel 2025, con l’impegno nel 2026 di tornare sotto la soglia Ue, al 2,8%. Al contrario, l’andamento positivo della finanza pubblica – sorretto dal boom delle entrate, dall’incremento dell’occupazione e dalla discesa dello spread – consente di anticipare di un anno l’impegno preso con Bruxelles di rimettere nei parametri il disavanzo. Il quotidiano torinese anticipa ancora che il quadro macroeconomico tiene conto di una crescita del 2025 già acquisita allo 0,5%. Per quel che riguarda il 2026, il Pil tendenziale – ovvero a legislazione vigente – arriverebbe allo 0,7% mentre per il programmatico – con l’effetto delle misure contenute in legge di bilancio – si confermerebbe la stima di autunno dello 0,8%.
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