“L’Eni è stato il primo grande gruppo energetico a puntare sulla fusione nucleare. Lo abbiamo fatto in alleanza con il Mit di Boston ma anche con l’Enea e con l’Agenzia atomica inglese. Ora la ricerca è arrivata a un livello di maturità avanzato, con l’implementazione del primo pilota da qui a qualche anno”. Lo dice Claudio Descalzi, numero uno di Eni. L’orizzonte temprale resta il 2030: “Io ci credo. L’ obiettivo è avere una prima centrale funzionante di energia da fusione nei primi anni del 2030”, racconta a Il Sole 24 Ore. Descalzi allarga il discorso alla Cop28: “IAbbiamo aderito a una piattaforma che riunisce 50 importanti aziende del nostro settore impegnandole ad azzerare le emissioni Scope 1 e 2 (vale a dire quelle dirette prodotte dallo sviluppo dei processi industriali, ndr) al 2050. Noi siamo avanti rispetto a questi obiettivi, che contiamo di raggiungere nel 2035, ma si tratta comunque di una iniziativa fondamentale in quanto pone obiettivi raggiungibili e quindi crea condivisione, non divisione. E la condivisione stimola l’agire comune, fondamentale per raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione, imprescindibile per il futuro del pianeta terra”.
Che coincidenza. Il governo tedesco stoppa un carico di Gnl proveniente dalla Russia e Gazprom…
La presidenza della Cop29 è stata incaricata di ospitare il Baku Climate and Peace Action…
“Mentre Salvini straparla di qualsiasi argomento, perfino sui satelliti di Musk e sulla giornata della…
Non si placa lo scontro a distanza tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Questa volta,…
A seguito dell'appello degli esperti internazionali, 800 residenti in 35 diversi paesi, le associazioni regionali…
"Grazie a Manfred Weber e agli amici della CSU per il proficuo incontro di oggi…