“Il massiccio taglio dell’offerta di petrolio dell’OPEC+ aumenta i rischi per la sicurezza energetica in tutto il mondo. Anche tenendo conto delle aspettative di una domanda più bassa, ridurrà drasticamente il tanto necessario accumulo di scorte petrolifere nel resto di quest’anno e nella prima metà del 2023”, avverte l’Agenzia Internazionale per l’Energia nel suo ultimo report.
“A fine agosto, le scorte del settore dell’OCSE sono rimaste ben 243 milioni di barili al di sotto dei cinque media annuale, a 2.736 mb. Sarebbero stati significativamente inferiori se non fosse stato per il rilascio di 185 mb derivante da decisioni dei Paesi membri dell’AIE da marzo ad agosto. La recente ondata di perturbatori del mercato sottolinea che la sicurezza energetica è importante oggi come lo era 48 anni fa quando fu fondata l’Aie. Ora, come allora, i consumatori commerciali e residenziali stanno adottando misure per ridurre le bollette energetiche e questi sforzi potrebbero avere un impatto duraturo sui mercati petroliferi”.
Infatti – conclude Aie – “sebbene i precedenti grandi picchi dei prezzi del petrolio abbiano stimolato una forte risposta agli investimenti portando a una maggiore offerta da parte dei produttori non OPEC, questa volta potrebbe essere diverso”.
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