Le attività estere di Lukoil dovrebbero passare in blocco a Gunvor, gigante del trading petrolifero impegnato a diversificare rafforzandosi in tutta la filiera dell’Oil&Gas che da almeno un decennio respinge voci e sospetti su presunti rapporti privilegiati con il Cremlino. Ne dà notizia il Sole 24 Ore, specificando che Lukoil – gruppo privato russo al centro di una fitta rete di partecipazioni internazionali – ha reagito dopo essere finito nella lista nera delle sanzioni di Stati Uniti e Gran Bretagna. Lunedì aveva annunciato l’avvio delle procedure per vendere gli asset divenuti a rischio, ieri invece la notizia che è già stato trovato un acquirente, disposto a rilevare da solo l’intera Lukoil International GmbH: una soluzione che permetterebbe di evitare uno ‘spezzatino’ che avrebbe comportato tempi lunghi. Come riporta ancora il quotidiano di Confindustria, l’oggetto della transazione è la sussidiaria con sede a Vienna alla quale Lukoil (che ha in mano il 100% del capitale) ha conferito nel tempo tutti gli asset fuori dei confini della Russia e che oggi controlla più di cento entità in circa cinquanta Paesi.
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