Dal Canada il ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, ha difeso i tagli dell’Opec+ alla produzione petrolifera, affermando che i mercati energetici internazionali necessitano di una regolamentazione leggera per limitare la volatilità e che il mondo potrebbe passare da un tipo di crisi energetica all’altra se le catene di approvvigionamento dei minerali critici non saranno ben pianificate. Intervenendo al World Petroleum Congress di Calgary, il principe saudita ha aggiunto che permane incertezza sulla domanda cinese, sulla crescita europea e sull’azione della banca centrale per contrastare l’inflazione. il ministro è poi andato all’attacco dell’Aie, Agenzia internazionale dell’energia, che ipotizza un picco della domanda di petrolio nel 2030: “Se fossi nell’Aie mi vergognerei molto”, ha detto.
Mercoledì la Commissione europea deve presentare la tabella di marcia di bilancio dell'Unione europea per…
Con un'improvvisa giravolta, a cui ha abituato il mondo nei primi mesi di mandato, Donald…
"La battaglia dell’Ucraina è una battaglia di civiltà che riguarda tutti noi. Il cibo è…
Si è chiusa a Roma la Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina 2025, una due giorni…
Il Drewry World Container Index, che monitora i prezzi del trasporto marittimo globale, è sceso…
La difesa è un tema non rinviabile, eppure c'è un 'però' nelle riflessioni di Giancarlo…