“L’accordo col Mercosur porta vantaggi in altri ambiti dell’economia, ma vista la situazione attuale, il settore del pollame, del riso e della zootecnia da carne sono fortemente a rischio dall’importazione di produzione. Quindi noi diciamo ‘no’ all’accordo a queste condizioni. Se, al contrario, modificate le condizioni, allora a parità di concorrenza ci confronteremo”. Così il presidente di Confragricoltura, Massimiliamo Giansanti intervenendo al #geatalk format videogiornalistico di GEA. Il tema è proprio quello della competizione, a causa dei “sistemi di miglior vantaggio rispetto a norme che i singoli Paesi hanno costruito sulle loro economie”. Tante le differenze, ha ricordato Giansanti, a partire dalla burocrazia. In Italia, “c’è lo stesso animale” che c’è in Sudamercia, ma “con un carico di burocrazia e di costi che non rende competitiva la vendita di carne sul banco della macelleria e io credo che tutto questo debba trovare una soluzione”.
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